Supermercati e negozi comaschi
Boom di ticinesi: in un anno più 50%

Il valore del turismo dello shopping ha superato la soglia dei 500 milioni di franchi.

Un record nazionale. A due passi dal confine non hanno dubbi. Lo scorso anno gli svizzeri hanno fatto acquisti all’estero per 10 miliardi di franchi (9 miliardi 100 milioni di euro circa), ma se il balzo in avanti di molti Cantoni è stato tutto sommato contenuto, quello del Ticino ha i connotati dell’autentico boom.

Già perché il “turismo degli acquisti”, nel vicino Cantone, ha superato i 500 milioni di franchi, il 50% in più rispetto al precedente biennio. Forte chiaro il messaggio rivolto all’Italia e in primis alle province di Como e Varese, dove, soprattutto nei fine settimana, nonostante le “franchigie”, le auto con targhe ticinesi sono in costante aumento. Il dato, già filtrato a metà febbraio dopo un’indagine di mercato dei principali colossi rossocrociati del commercio al dettaglio, è stato confermato da Migros Ticino, che in settimana ha diffuso i dati del 2015. “Quelli oltre frontiera rappresentano il 13% degli acquisti ticinesi”, ha confermato Migros. A questo dato – decisamente rilevante - si aggiunge lo stop alla soglia minima di cambio franco-euro decisa nel gennaio 2015 dalla Banca Nazionale Svizzera. Dei 10 miliardi di franchi spesi all’estero, con l’Italia in primissima fila, 2,41 miliardi riguardano il sempre florido settore degli alimentari, seguito a stretto giro dall’abbigliamento. C’è anche un altro dato di assoluto rilievo: in base alla ricerca, gli svizzeri sono disposti a percorrere più chilometri rispetto al passato (76 contro i 67 del 2012) per effettuare acquisti all’estero.

Ovviamente a beneficiare del cosiddetto turismo dello shopping non ci sono solo le due province a ridosso del confine.

© RIPRODUZIONE RISERVATA