Tessile, prove di fiducia
«Fatturato a +3,8%»

Ieri l’assemblea di Sistema Moda Italia con proiezioni incoraggianti. Ma la situazione a Como resta a macchia di leopardo

Il fatturato cresciuto dell’1,9% nella prima parte del 2015. E la percentuale di crescita dovrebbe raddoppiare alla fine dell’anno.

Ieri Sistema Moda Italia, guidata dal Claudio Marenzi, ha diffuso statistiche e proiezioni che lasciano ben sperare. Anche se purtroppo i segnali positivi non caratterizzano numero di aziende e posti di lavoro: qui i meno hanno continuato ad accompagnare le analisi. E a Como, dove il tessile ha lottato con risultati anche più incoraggianti degli altri si invita comunque alla prudenza.

Spiega Gianluca Brenna, imprenditore ed esponente di Unindustria, ieri presente all’assemblea in Triennale: «Mi sono rispecchiato nelle parole del professor Marco Fortis . La ripresa che si è consolidata si è vista più nella meccanica, meno bene sono andati tessile e abbigliamento. Questo anche per il rallentamento dei mercati russo e cinese».

Nel corso del 2014 l’export del comparto nazionale ha proseguito il trend positivo, segnando una crescita media del 3,8%, è vero: in pratica si tratta del 54,7% sul totale del fatturato.

Ma anche sul Lario il pur in fermento mercato americano non ha certo compensato le perdite sugli altri fronti: «Tra il rublo russo e il freno dell’economia cinese, questo ha inciso - osserva Brenna - Difatti, se sono ad esempio ripartiti settori come l’auto, e lo testimoniano le immatricolazioni che crescono in doppia cifra, il sell out nei negozi di abbigliamento non è stato entusiasmante».

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