Testimonial top
Meghan veste
la seta comasca

La duchessa di Sussex è apparsa avvolta in un abito di Oscar de la Renta. che ha scelto un tessuto dell’azienda comasca Gentili Mosconi

La seta di Como ha un’altra eccezionale testimonial: Meghan Markle. In un recente impegno pubblico l’ex attrice americana, ora duchessa di Sussex, è apparsa avvolta in un abito di Oscar de la Renta “favoloso” nel prezzo ( 2.657 euro) e nella fantasia: piccoli animali che richiamano un bosco incantato.

L’elegante chiffon imprimé è di Gentili Mosconi, azienda lariana specializzata nella produzione di tessuti d’alta gamma per l’haute couture e il pret-à-porter.

Meghan e Harry, a quanto riferiscono i tabloid inglesi, sono apparsi sereni e perfettamente in sintonia, smentendo voci di dissapori, addirittura di imminente divorzio.

Quel che è certo è che la Markle ha già infranto alcune tradizioni reali non solo negli atteggiamenti, ma anche nei look per cui non bada a spese. I giornali hanno spesso lanciato frecciatine sui costi esorbitanti del suo guardaroba, pubblicando i prezzi di mises e accessori fino all’ultima sterlina.

Grazie al piglio trasgressivo, è diventata comunque un’ icona da imitare. Quello che indossa non solo tiene vivo lo spettacolo dei reali, ma fa subito tendenza. C’è solo da sperare che il suo stile sposi sempre di più la creatività comasca, più volte celebrata dalla corte inglese.

Di Gentili e Mosconi era anche la duchesse di seta con disegni a ghirlande scelta da Eugenie di York, nipote della regina Elisabetta, per l’ultimo principesco wedding dei Windsor. L’ abito, davvero imponente, era della maison Peter Pilotto che come altre celebri case di moda apprezza le nostre eccellenze tessili.

È lunga la lista dei fornitori di Buckingham Palace anche se il loro nome raramente appare. Solo dopo l’evento si venne a sapere che Camilla nel giorno del suo matrimonio con Carlo riuscì a stupire i sudditi sfoggiando esclusive trame di Taroni.

Per le formalità civili, la futura duchessa di Cornovaglia scelse un abito da mattina bianco avorio con l’orlo smerlato, un cappottino leggero disegnato da Robinson Valentine e un cappello a tesa larga di Philip Treacy. Per la cerimonia si presentò con un lungo e sofisticato manteau in tessuto damascato azzurro polvere ricamato in oro (il disegno pare fosse quello di un gioiello appartenuto alla madre di Camilla) con sotto un abito leggero di chiffon azzurro chiaro. Sobria, ma molto raffinata.

Di G. Binda era invece la seta dell’abito post parto indossato da Kate Middleton per la prima uscita dopo la nascita della principessina Charlotte. Capo firmato dalla stilista Jenny Packham, che andò in pochissimo tempo esaurito in tutti gli store, anche online.

Pure le mises indossate dalla Duchessa di Cambridge generano un notevole business commerciale. Tant’è che gli stilisti sono i primi a rivendicarne l’appartenenza, un vanto che il Made in Como per clausole contrattuali ben poche volte può pubblicizzare.

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