«Via dalla Sisme, che batosta
Ma sapremo ricominciare»

Tante storie di sacrifici e coraggio ieri tra i 147 lavoratori che hanno firmato la mobilità volontaria

«Da quando è iniziata la batosta, con la lettera di licenziamento, siamo ancora più unite». Cristina Scariot abbraccia così Laura Bottinelli e le altre ormai ex colleghe Lia Bernasconi, Stefania Zoggia. Anche Candida Rodigari, che firma la mobilità volontaria, lei che quella lettera non l’aveva mai ricevuta. L’hanno fatto in 147 ieri in tribunale a Como.

Via dalla Sisme, con tanta sofferenza, con il ricordo dei turni di notte, anche con i bimbi malati. Ma tanti sono i racconti che si susseguono, anche tra i colleghi uomini: «Non rientriamo, perché ci sentiamo feriti, degradati ,non vediamo futuro».

Il direttore Sergio Luculli dal canto suo osserva: «Una svolta importante, anche se sofferta. Spero che lo spirito sismico sia condiviso da tutti coloro che restano e potremo ripartire».

Dei 500 lavoratori, oggi sono rimasti in 350.

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