Vinitaly, l’aperitivo
è servito per Expo

La Lombardia punta sulla qualità in vista della fiera veronese. Mercati di riferimento Usa e Germania, cresce il Regno Unito

Un brindisi lombardo, che celebri Expo e le occasioni che offrirà. I calici con questo spirito si leveranno presto a Vinitaly.

«Il vino della Lombardia deve essere il nostro biglietto da visita. Anche all’Esposizione universale, quando avrà uno spazio importante all’interno del padiglione della Regione, che sarà nel cuore dell’area espositiva». Ne è sicuro il governatore della Regione, Roberto Maroni, durante la presentazione del padiglione lombardo della più importante fiera sul mondo dell’enologia, a Verona dal 22 al 25 marzo. Così la manifestazione veneta farà da aperitivo all’Expo. «A Vinitaly - ha spiegato Maroni - ci saranno 155 mila visitatori. A Expo se ne prevedono 20 milioni. E in questo caso il padiglione della Lombardia è al centro. Se anche solo avremo il 10% di questi visitatori, significa che due milioni di persone potranno, nei sei mesi di Expo, conoscere i vini della Lombardia».

La carta che farà la differenza? Secondo Maroni la qualità: «Possiamo considerarci la prima Regione d’Italia, con l’89,5% dei vini a denominazione di qualità».

E le risposte sono buone, anche dal punto di vista degli affari. «A livello nazionale - ha spiegato l’assessore all’Agricoltura Gianni Fava - si registra un aumento dell’export dell’1,5% su base annua. In Lombardia, invece, abbiamo un +3,6%». Mercati principali Usa e Germania, ma cresce il Regno Unito.

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