Volano gli ordini
per Rodacciai
In un anno +141%

L’azienda lariana protagonista alla tre giorni di Made in Steel Rho Fieramilano

Nell’arco di un anno l’aumento del portafoglio ordine è stato del 141%. Il dato di Rodacciai si riferisce al settembre 2021 sullo stesso mese del 2020; il fatturato è cresciuto del 92% per un valore complessivo di 321 milioni di euro.

L’azienda di Bosisio Parini, specializzata nella produzione di acciai per ogni utilizzo industriale, ha diffuso i numeri in occasione della prima partecipazione alla nona edizione della fiera Made in Steel, dedicata al settore siderurgico, con un proprio stand rivolto ai clienti. Un’occasione di incontro in presenza tra i diversi attori del comparto siderurgico che è andata in scena in una tre a fieramilano dal 5 al 7 ottobre.

Made in Steel, a fieramilano Rho è il più importante evento del sud Europa dedicato all’intera filiera dell’acciaio. Un evento ideato e costruito da Siderweb, la community dell’acciaio.

Intenso il dialogo con i clienti, che al team di Rodacciai si è rivolto anche per chiedere opinioni e previsioni in merito alla complessa situazione legata alle materie prime.

«Si è tratto di un’ottima occasione oltre che per ritrovare finalmente clienti e stakeholder, per presentare Roda Custom Line, la linea di prodotti speciali caratterizzata da elevata possibilità di personalizzazione, plus estetici e qualitativi - commenta Andrea Roda, amministratore di Rodasteel Corporation, che controlla Rodacciai e la spagnola Olarra - Forte l’interesse del pubblico, che ha apprezzato soprattutto la possibilità di ottenere prodotti caratterizzati da features specifiche».

La penuria di materie prime e il ruolo da protagonista della Cina al centro di tanti colloqui intercorsi tra i clienti e il team Sales di Rodacciai, guidato da Matteo Bombardi, Commercial Director.

«Oltre al riscontro strettamente commerciale, peraltro particolarmente positivo, ritengo sia stata significativa la richiesta di pareri e previsioni che molti clienti ci hanno sottoposto - afferma Bombardi - La penuria di materie prime, le dinamiche che vedono la Cina protagonista, la sua nuova strategia da Paese importatore che sconvolge le dinamiche macroeconomiche mondiali, sono stati al centro di tanti colloqui. Del resto, siamo nel pieno di una rivoluzione industriale e occorre guardare con attenzione all’evolversi di una situazione che, per il nostro comparto, rimarrà comunque ancora positiva».

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