Se Como ritorna
una piccola capitale

Non è un semplice dato di cronaca la notizia che l’assemblea nazionale di Assarredo si sia tenuta proprio a Como. Per dirla alla Renzi non è che gli organizzatori abbiano cercato un puntino qualunque su Google Maps.

La scelta di tenere l’assemblea annuale di un’associazione nazionale come Assarredo (che esprime le imprese del mobile e dell’arredamento) sul lago di Como ha un valore preciso e molto importante sia per la classe dirigente, sia per i comaschi in generale. Per la classe dirigente perché indica una strada da seguire per valorizzare sempre di più la città. Per i comaschi in generale perché possono trovare legittimo motivo d’orgoglio di essere cittadini di questa città piccola ma di grandissima storia, bellezza e valore.

Nella scelta di Como avrà pure influito, e gliene va dato merito, lo zampino di Nino Anzani presidente uscente dell’associazione nazionale Assarredo, ieri riconfermato per un altro mandato triennale. Il “Nino”, con i cugini Spinelli, è il patron di Poliform, è molto legato alla città ed è uno dei motori dell’Associazione Amici di Como, assieme al presidente Silvio Santambrogio e al presidente onorario Mario Pittorelli. È del tutto naturale che abbia voluto far conoscere ai suoi colleghi imprenditori italiani la bellezza di questa città e del suo territorio.

Non può essere però una scelta puramente campanilistica. Scegliere Como, infatti, è anche e soprattutto il riconoscimento di due realtà significative: la prima è il distretto del legno-arredamento di Cantù-Brianza, un’area con un sistema economico che è leader a livello nazionale e, per qualità, anche mondiale; la seconda è l’imminenza ormai dell’Expo che viene ospitato a Milano ma che in città come Como trova punti di forza e di prestigio di valore internazionale.

Dalle ultime due considerazioni deriva il significato che questa scelta può indicare alla classe dirigente comasca. Anzani e Assarredo indicano che Como e il territorio dovrebbero valorizzare sempre di più il settore del Mobile con tutta la sua galassia di imprese perché lavorano in rete e facendo sistema hanno raggiunto i migliori risultati dell’economia italiana annunciando la ripresa, come dimostra l’utimo Monitor di Intesa sui distretti italiani. Lavorare in rete e fare sistema è il suggerimento anche per il comparto del turismo che ha come punti di forza la bellezza del lago, conosciuto in tutto il mondo, e l’importanza del patrimonio storico, culturale e artistico di Como e del territorio.

Ecco, quindi, che la scelta di Como per l’assemblea nazionale di Assarredo nell’essere anche un tributo anticipato al l’Expo 2015 di Milano indica alla classe dirigente comasca una strada da seguire - il fare squadra, mettersi in rete - per non sciupare un’occasione storica per promuovere la città e il lago e far decollare definitivamente il turismo.

Un valore riconosciuto dell’economia comasca è anche il ruolo del distretto tessile che, con il Mobile della Brianza, guida la ripresa italiana.

E dal Mobile al Tessile il cerchio si chiude. L’assemblea nazionale di Assarredo a Como fa tornare la città una piccola capitale italiana. Era dai tempi dell’Associazione serica italiana - la storica organizzazione delle industrie nata nel 1877 che ormai parecchi anni fa è confluita in Federtessile e nel Sistema Moda Italia - che nella nostra città non si teneva un’assemblea di una realtà nazionale così importante. Un motivo di legittimo orgoglio per tutti i comaschi, ma anche una sfida per riconquistare, magari grazie anche all’Expo, il ruolo che una città come Como ha avuto e merita di avere.

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