Lariofiere, boom di terze dosi
A Erba quasi tremila vaccinati

La visita del governatore Fontana: «Dobbiamo convincere i no vax»

Procedono a ritmo spedito le vaccinazioni a Lariofiere. Anche sabato 4 dicembre per tutta la giornata si sono registrate code di cittadini all’esterno del padiglione C per farsi somministrare la dose booster.

Nel pomeriggio è arrivato in visita il presidente regionale Attilio Fontana: «La campagna procede a pieno ritmo - dice - e ho trovato un centro vaccinale molto ben organizzato. I no vax? Bisogna provare a convincerli».

Stando agli ultimi dati di Regione Lombardia, a Erba risulta coperto con due dosi di vaccino l’81,53 per cento della popolazione (13.007 persone su 15.954 aventi diritto, il dato tiene conto dell’allargamento della platea vaccinale ai bambini).

Fino ad ora sono state somministrate anche 2.847 dosi booster (o terze dosi): proprio i cittadini che vogliono rinforzare la protezione stanno riempiendo in questi giorni l’hub di viale Resegone.

Per rispondere alle richieste, Asst Lariana è tornata ad attivare 20 linee vaccinali per somministrare fra i 2.800 e i 3.000 vaccini al giorno. Qualche coda è inevitabile, anche perché - ha fatto sapere l’azienda sanitaria - ci sono categorie che possono presentarsi senza appuntamento e qualcuno arriva con troppo anticipo rispetto all’orario prefissato.

Tra i visitatori del pomeriggio è comparso il presidente Fontana, che ha girato il padiglione C per incontrare il personale medico e infermieristico.

Fontana era già stato a Erba per l’inaugurazione dell’hub nei primi mesi dell’anno: «Ho trovato ancora una struttura che funziona egregiamente - dice a La Provincia - e il fatto che la campagna per le terze dosi stia riscuotendo tanto successo ci fa ben sperare».

La Regione «ha superato ormai le 80mila somministrazioni al giorno. C’è stato qualche intoppo iniziale, siamo stati presi alla sprovvista dalla riduzione a cinque mesi per poter chiedere la dose booster, ma allo stesso tempo abbiamo fatto ripartire la macchina su tutto il territorio». È proprio quello che è successo a Erba, dove le linee vaccinali sono raddoppiate da un giorno con l’altro.

In città restano più di mille no vax. Come comportarsi con loro? «Bisogna parlarci. Questa mattina ho incontrato una ragazza contraria al vaccino: le ho parlato, ho provato a farla ragionare presentando i dati di oggi e quelli di un anno fa. Alla fine mi sembrava quasi che stesse cedendo, bisogna fare così».

(Luca Meneghel)

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