L’epidemia ora corre tra i giovani
Metà under 25 tra i 54 casi a Erba

Lunedì erano 53 poi ci sono stati 11 guariti: in pratica in soli tre giorni 12 nuovi positivi. Alle Puecher ci sono due classi in quarantena negli asili e due in sorveglianza alle medie

Il numero dei contagi a Erba è in salita, le scuole fanno i conti con quarantene e tamponi. Dagli ultimi dati sull’andamento del Covid-19 in città si possono trarre due lezioni.

La prima è che i giovanissimi si contagiano di più, la seconda è che nei letti dell’ospedale finiscono i non vaccinati. Indicazioni da non sottovalutare nei giorni in cui parte la campagna vaccinale per la fascia 5-11 anni.

Stando ai dati di Ats Insubria, ieri mattina si contavano 54 erbesi positivi al Covid-19. Lunedì erano 53, ma nel frattempo si sono registrate 11 guarigioni: fatti due conti, in tre giorni si sono registrati 12 nuovi contagi, con una media di quattro al giorno. Dei 54 malati, fanno sapere i funzionari comunali scorrendo la lista dei malati, la metà ha meno di 25 anni.

È l’ulteriore conferma dei rischi a cui vanno incontro i giovani: molti di loro non sono ancora vaccinati (0-5 anni), per altri (5-11 anni) la campagna è partita ieri ma restano ovviamente scoperti. Salendo ancora fino ai 25 anni di età, tanti non hanno ancora effettuato la terza dose di vaccino (bisogna attendere 150 giorni dal completamento del ciclo primario). La situazione non può che ripercuotersi sulle scuole.

«All’istituto comprensivo Puecher - dice la preside Giovanna Ugga - abbiamo attualmente due classi in quarantena fra i tre plessi degli asili, nessun caso alle elementari e due classi in sorveglianza attiva alle medie».

Casi di positività si sono registrati tanto fra gli alunni quanto fra gli insegnanti.I casi di sorveglianza attiva (in presenza di un positivo i compagni effettuano subito un tampone e tornare in classe in caso di negatività) non sono mancati anche alle tre scuole superiori, a partire dal liceo scientifico Galilei che ha avuto la situazione più grave.

Attualmente le scuole stanno gestendo diversi casi di alunni rimasti a casa in quarantena, spesso per la positività di un familiare convivente: gli studenti interessati seguono le lezioni in dad.Se i casi crescono, al Fatebenefratelli la situazione resta sotto controllo.

«Abbiamo sei ricoverati con sintomi - fanno sapere dalla direzione - e sono tutti non vaccinati. Abbiamo poi sei positivi asintomatici riscontrati “casualmente” con tamponi di controllo: potrebbero andare a casa, ma li tratteniamo perché a domicilio non hanno la possibilità di isolarsi».

La situazione resta tranquilla nella Rsa Ca’ Prina. «Nessun caso - dice il presidente Alberto Rigamonti - anche grazie al rafforzamento delle misure di sicurezza disposto dalla direttrice sanitaria Antonella Biffi e dal nostro consigliere Giuseppe De Leo».

Luca Meneghel

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