Maxi inchiesta sullo spaccio di droga: quattro arresti anche a Monguzzo

Il caso L’indagine è partita da Firenze: ordinanza di custodia cautelare per padre e figlio. Processato per direttissima un uomo di 57 anni, un altro ai domiciliari: trovata una serra

Che qualcosa di grosso fosse in corso nella nottata lo si era intuito dall’elevato numero di mezzi che avevano iniziato a convergere soprattutto su Monguzzo. Ben quindici “gazzelle” dell’Arma, inviate prevalentemente dalla Compagnia dei carabinieri Cantù e ma anche da quella di Como e dal Nucleo Investigativo, con in più il supporto del Nucleo Cinofili di Casatenovo, con in strada un cane antidroga e uno utilizzato nella ricerca di esplosivi.

Il mistero è stato svelato perché, su mandato della Dda di Firenze, in tutta Italia – e anche a Monguzzo – sono state eseguite notifiche di ordinanze di custodia cautelare e perquisizioni a carico di 83 indagati in una maxi indagine contro il traffico internazionale di stupefacenti, condotta dai carabinieri di Borgo San Lorenzo a Firenze sotto la guida appunto della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo toscano.

I controlli

Impressionante il dispiego di uomini e mezzi, con i carabinieri che hanno contato anche sul supporto delle forze di polizia dell’Albania, della Spagna, dell’Olanda, della Germania il tutto per eseguire l’ordinanza che era stata emessa dal gip del Tribunale di Firenze. Come detto, l’operazione ha toccato in diverse maniere anche il nostro territorio, concentrandosi soprattutto su Monguzzo.

Sei gli obiettivi che erano stati individuati: due perquisizioni (una a Monguzzo, una a Merone) hanno dato esito negativo, mentre sempre a Monguzzo sono stati arrestati (in esecuzione proprio di una ordinanza di custodia cautelare in carcere) un padre e un figlio di origine albanese, Qamil Abedini (64 anni) e Eneo Abedini (35 anni). Non si conosce nel dettaglio quello che viene loro contestato, ma la misura che li ha riguardati è stata pesante. Sempre a Monguzzo sono state compiute altre due operazioni. Nella prima è stato arrestato e messo ai domiciliari Simone Milani, 34 anni, trovato in possesso di una serra e più piante (16) di Canapa Indiana, nella seconda è stato arrestato Luca Gorla, 57 anni, sempre di Monguzzo, perquisito e trovato in possesso di 350 grammi di marijuana. Quest’ultimo ieri mattina – assistito dall’avvocato Ivana Anomali – è stato processato con il rito direttissimo patteggiando 8 mesi di pena (non sospesa) con 800 euro di multa.

La ricostruzione

L’avvio della maxi indagine della Dda di Firenze che ha poi portato anche alle sei perquisizioni in provincia di Como risale al 2019 in seguito al sequestro di una partita da due chili di marijuana in piazza Muratori a Firenze. Stupefacente che era stato possibile attribuire ad un albanese di 42 anni. Approfondendo quella operazione era emerso come il sospettato fosse un trafficante di spessore, con collegamenti in Olanda, Spagna e Francia. Seguendone gli spostamenti i carabinieri hanno poi ricostruito la rete dello spaccio. Le rotte degli approvvigionamenti di grossi quantitativi di hashish e marijuana partivano dall’Albania per poi arrivare con i gommoni a Grotte di Castro in provincia di Lecce e prendere da qui la strada di Firenze e del Nord Italia.

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