Montorfano, balneazione libera
Il sindaco toglie i cartelli di divieto

Merry Del Val, capogruppo di minoranza, aveva subito contestato i limiti ai tuffi. Capuano motiva il proprio dietrofront: «Volevo tutelare le persone di fronte ai rischi del lago»

«Tutto il lago è balneabile: il sindaco danneggia il paese» dice l’opposizione. «Faremo verifiche, ma i bagni, al di fuori delle aree attrezzate, non si possono fare» replica il primo cittadino. Nel mentre i cartelli di divieto di balneazione, comparsi nei giorni scorsi, sono stati ritirati. È scontro aperto tra Domingo Merry del Val, capogruppo di minoranza e quasi certamente candidato sindaco alle amministrative di settembre, e il sindaco, Giuliano Capuano, che si ricandida per il secondo mandato.

Al centro proprio il Lago di Montorfano e i cartelli coi divieti della discordia. Il sindaco nei giorni scorsi aveva optato per la posa di cartelli ovunque per ricordare a tutti, soprattutto a coloro che utilizzano la spiaggetta libera in località Sant’Andrea, un presunto divieto di balneazione

«C’è però un aspetto che non deve passare in silenzio perché nuoce a tutta la collettività - spiega Merry Del Val - : il divieto di balneazione. Da quando? Imposto da chi? Nel 2013 il Tar della Lombardia ha annullato il piano della Riserva del Lago proprio sul divieto di balneazione. Quanto fatto dal sindaco danneggia Montorfano. Ciò danneggia la collettività, privata del diritto di trovare refrigerio nelle acque pulite e perfettamente balneabili del lago».

Capuano non si dà per vinto, difende la scelta e contrattacca direttamente Merry del Val e la famiglia Barbavara: «Il danno a Montorfano e sopratutto alla Riserva lo fa chi non rispetta le regole della stessa Riserva, tra cui chi utilizza impropriamente il suo terreno, facendo entrare numerosissime auto che danneggiano l’ambiente, perché è scritto nelle regole che non si può entrare e sostare all’interno della Riserva» contrattacca il sindaco.

«Per quanto riguarda il divieto di balneazione, erano stati esposti degli avvisi temporanei a seguito di segnalazioni, per tutelare le persone senza generare allarmismi - conclude il sindaco -. Erano stati posizionati con urgenza e poi ci si è resi conto che non c’era il pericolo segnalato e sono stati rimossi. Rimaniamo in attesa di verifiche».

(Simone Rotunno)

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