Non alzare le tasse, tutti d’accordo
Erba, candidati divisi su come fare

Ghislanzoni e la Airoldi puntano su aiuti privati, bandi e razionalizzazioni. Il centosinistra: «Vendiamo gli immobili dismessi». I grillini: «Ricontrattiamo i mutui»

«Non alzeremo imposte e tariffe». Tra i primi temi toccati dal candidato Claudio Ghislanzoni c’è un classico delle campagne elettorali: la promessa di non mettere le mani nelle tasche dei cittadini.

Una promessa condivisa da tutti, ma sui mezzi per reperire risorse le soluzioni sono molteplici: qualcuno scommette sul coinvolgimento dei privati, altri su tagli e risparmi interni.

Non alzare imposte e tariffe comporta la necessità di andare a cercare fondi altrove. Per Ghislanzoni la soluzione passa principalmente dalla partecipazione a bandi di finanziamento, dalla collaborazione con i privati (vedi il caso del centro sportivo del Lambrone e del Castello di Pomerio) e dalla condivisione del personale con altri Comuni.

E gli altri? Sul fatto che imposte e tariffe non vadano alzate sono tutti d’accordo. Veronica Airoldi, candidata di Forza Italia, Lega Nord e Buonsenso : «Vorrei fare squadra con Comuni vicini per offrire servizi più efficienti a costi ridotti. In municipio vorrei poi una persona specializzata nella ricerca di bandi di finanziamento in tutti i settori».

Sul fronte del centrosinistra, il consigliere del Pd Michele Spagnuolo - membro della Commissione bilancio - dice: «La vera sfida del prossimo sindaco sarà trovare un accordo con i privati per far partire i cantieri delle aree dismesse: garantirebbero anche molti oneri per occuparci di scuole, strade e dell’ordinaria amministrazione. Bisognerà poi insistere sulle alienazioni di immobili non utilizzabili per altri scopi».

Di alzare imposte e tariffe, anche per il Movimento 5 Stelle, non si parla neanche. Per reperire risorse - spiega Raffaele Erba, che sta studiando i bilanci comunali per i grillini - «credo che vadano ricontrattati i mutui in essere».

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