Raggiunta l’intesa con i privati
Via libera alla rotatoria di Casiglio

Concluse le trattative per l’esproprio dei terreni: approvato il progetto definitivo Addio semaforo e Photored: ma i sette mesi di lavori potranno partire solo a inizio estate

Fine delle trattative con i privati. La Provincia di Como ha approvato il progetto definitivo della rotatoria di Casiglio che comporterà l’eliminazione dei semafori (e dei photored) sulla Lecco-Como.

La delibera, firmata dal presidente Fiorenzo Bongiasca , risale a pochi giorni fa e arriva con un grande ritardo rispetto alle previsioni: il risultato è un aumento dei costi e un cantiere che potrebbe proseguirà ben oltre il 31 dicembre 2022.

L’intoppo

I problemi sono sorti lo scorso anno, quando la Provincia di Como ha avviato il procedimento per l’esproprio di alcuni terreni fondamentali per realizzare l’opera. L’accordo con il Castello di Casiglio Srl e con la parrocchia Santa Maria Assunta di Parravicino è stato trovato facilmente, entrambi hanno accettato di compensare in opere (sistemazione di un parcheggio, allargamento del sagrato, ecc) la cessione dei propri terreni.

La famiglia Sossnovsky Parravicini ha chiesto invece di poter collegare alcuni terreni di proprietà divisi dalla strada con un sovrappasso pedonale e ha chiesto modifiche al progetto per non compromettere (anche sul fronte ambientale) le proprietà. Le trattative sono proseguite a lungo, ma un punto d’incontro non si è trovato.La Provincia di Como ha sottolineato che il progetto definitivo rispetta il Pgt vigente del Comune di Erba, che la conferenza dei servizi si è chiusa con i pareri positivi di tutti gli enti preposti e che l’eventuale passerella di collegamento fra i terreni della famiglia - che sarebbe comunque a spesse dei Sossnovsky Parravicini - ha ottenuto parere paesaggistico negativo dal Comune: l’unica alternativa è valutare un sottopassaggio.

Quanto alle occupazioni dei terreni, scrivono i funzionari provinciali, «sono di modesta entità e assolutamente marginali rispetto alla proprietà, non pregiudicandone l’accessibilità e l’utilizzo agricolo; il progetto prevede la ricostruzione in arretrato, con medesime caratteristiche tipologiche e materiche, dei manufatti privati (muri, ndr) interessati».

L’itere i tempi

La delibera di approvazione del progetto definitivo si chiude con la dichiarazione «della pubblica utilità dell’opera» ai sensi di legge, una misura assunta per scongiurare strascichi giudiziari.Ora bisogna correre.

Al definitivo seguirà a breve il progetto esecutivo, poi l’apertura della gara d’appalto per un progetto che fra rotonda e opere accessorie costerà 1.294.000 euro: il costo è lievitato del 40% rispetto ai 900mila euro previsti lo scorso anno, un po’ per alcune modifiche imposte dagli enti superiori e un po’ per l’aumento dei costi delle materie prime.

Non più tardi di febbraio, nel pieno delle trattative con i privati, il dirigente provinciale Bruno Tarantola ha stimato sette mesi di cantiere, con partenza all’inizio dell’estate.

Il rischio è che i primi operai si vedano a estate inoltrata, se non alla fine: in quel caso l’opera verrebbe conclusa solo nella prima parte del 2023. E i photored continueranno a scattare fotografie per tutto il 2022.

Luca Meneghel

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