Tangenziale, quante parole
Il secondo lotto non si farà

La Regione rassicura, ma non ha inserito Como tra i quattro interventi prioritari trasmessi al ministero

Como

È a zero la speranza che la partita della tangenziale di Como possa riaprirsi in tempi brevi. Il governatore lombardo Attilio Fontana, ancora sabato, si è detto pronto ad affrontare il tema, già domani, in occasione di un incontro istituzionale con il ministro Enrico Giovannini. È difficile però pensare che sia imminente una svolta.

Regione Lombardia, in una recente comunicazione ufficiale al Ministero, ha indicato le opere su cui «in considerazione della loro strategicità», si chiede di dare priorità. L’elenco comprende quattro infrastrutture stradali e due ferroviarie; non ci sono riferimenti al secondo lotto della tangenziale. Una sorta di pietra tombale per la possibilità di far uscire Como e i Comuni della cintura dalla morsa del traffico?

Significativa la posizione di Società Pedemontana presentando il progetto di completamento del proprio sistema autostradale. «Il secondo lotto della Tangenziale di Como non è all’ordine del giorno».

Quelli della politica sono tempi indefiniti, il territorio da anni manifesta l’urgenza di completare l’infrastruttura. Manca come noto un tratto di circa 6 chilometri che porti il traffico dallo svincolo dell’Acquanera a sud del centro di Albese con Cassano. Un percorso interamente in galleria il cui costo è passato dagli iniziali 859 milioni agli attuali 650 con la previsione di tunnel “a canna singola”.

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