Superiori: iscrizioni al buio
Como è pronta, ma Roma no

Il ministero dell’Istruzione ha dato un mese in più del consueto, ovvero fino al 27 febbraio, per scegliere quale istituto frequentare il prossimo anno. Una tempistica studiata per consentire al governo di definire, e alle scuole di divulgare, tutte le novità introdotte dalla riforma delle superiori

COMO Iscrizioni al buio. Il ministero dell’Istruzione ha dato un mese in più del consueto, ovvero fino al 27 febbraio, per scegliere quale istituto frequentare il prossimo anno. Una tempistica studiata per consentire al governo di definire, e alle scuole di divulgare, tutte le novità introdotte dalla riforma delle superiori. Il problema è che fino a quando a Roma non avranno approvato in via definitiva i regolamenti attuativi, le istituzioni scolastiche e gli enti comaschi saranno costretti a procedere con estrema cautela nelle iniziative di orientamento.
«Noi abbiamo già approvato l’offerta formativa provinciale a luglio, basandoci sugli schemi di regolamento - dice l’assessore provinciale all’Istruzione Achille Mojoli - e ai primi di dicembre distribuiremo agli studenti di tutte le terze medie la guida alle scuole superiori». Un tempismo che era stato lodato anche dal dirigente regionale del ministero, Giuseppe Colosio, durante la recente visita in città. Il problema è che il ritardo accumulato a livello centrale ha costretto la Provincia di Como a inserire degli "asterischi" nei suoi documenti, per precisare che i nuovi ordinamenti dovranno essere confermati dalla promulgazione dei decreti attuativi. Mojoli, che ha parlato personalmente sia con Colosio che con il ministro Gelmini, esclude ripensamenti sull’avvio della riforma a partire dal 2010/2011 e ritiene che l’unica incertezza rispetto all’offerta formativa provinciale sia a oggi soltanto quella del nuovo liceo musicale alla «Ciceri». Non si accontenta delle rassicurazioni verbali ricevute da Milano e da Roma e attende una risposta formale alla sollecitazione sottoscritta da tutto il consiglio provinciale su proposta della minoranza. «È sicuro invece l’indirizzo linguistico al "Giovio" - aggiunge -, purché ovviamente si raggiunga un numero congruo di iscrizioni».
Le novità della riforma, che comporta una razionalizzazione degli indirizzi e del monte ore settimanale, non sono poca cosa. Sono soprattutto gli studenti di terza media e i loro genitori ad attendere conferme con trepidazione. «Io stesso non so dove iscrivere mio figlio - racconta il dirigente provinciale del settore Istruzione, Rodolfo Di Gilio -. A parte chi è già convinto di fare il classico, che rimarrà sostanzialmente uguale, gli altri si trovano in mezzo al guado». Non appena la riforma sarà definitiva, verranno organizzati sei incontri informativi per i genitori nelle diverse aree della provincia, oltre ai tradizionali open day delle scuole.
Pietro Berra

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