Virus A, record tra i bimbi
Pronto soccorso assediato

I dati più recenti confluiti nella rete di sorveglianza «Influnet» rivelano che in Lombardia è stato contagiato dal nuovo virus, negli ultimi sette giorni, l’1,3% della popolazione. Ma l’incidenza risulta più alta della media nei bambini fino a quattro anni (si arriva al 2,2%) e soprattutto nella fascia d’età 5-14 anni, con 4,2 soggetti contagiati su cento

COMO Continua a crescere il numero dei comaschi colpiti dall’influenza A. Il virus, come previsto, si diffonde molto più rapidamente rispetto a quello della normale influenza, pur essendo meno “letale” (il tasso di mortalità è molto più basso). Sul Lario le persone costrette a letto con la febbre sono migliaia, ma nella stragrande maggioranza dei casi il decorso è tranquillo: bastano il riposo e i normali farmaci antipiretici per rimettersi in sesto nell’arco di tre o quattro giorni. I comaschi colpiti da complicanze gravi, come polmoniti e forme simili, sono una decina. Sono stati ricoverati ma nessuno si trova in Terapia intensiva.
I dati più recenti confluiti nella rete di sorveglianza «Influnet» rivelano che in Lombardia è stato contagiato dal nuovo virus, negli ultimi sette giorni, l’1,3% della popolazione. Ma l’incidenza risulta più alta della media nei bambini fino a quattro anni (si arriva al 2,2%) e soprattutto nella fascia d’età 5-14 anni, con 4,2 soggetti contagiati su cento. I pediatri comaschi confermano: «I più colpiti sono gli alunni di scuole elementari e medie, mentre tra i bambini più piccoli negli ultmi giorni si registrano anche diversi casi di forme gastrointestinali “classiche”, non legate all’influenza A». Come già accaduto nell’emisfero australe, il virus si sta accanendo sui più piccoli, senza tuttavia creare gravi danni: «Le complicanze di tipo respiratorio sono rarissime. Se si presentano, è bene andare in pronto soccorso». Altrimenti, è il messaggio ribadito ancora una volta, basta far riferimento al proprio pediatra o medico di famiglia. Come ogni sabato, tuttavia, ieri quasi tutti gli studi sono rimasti chiusi ed è aumentato, di conseguenza, il numero di accessi in pronto soccorso pediatrico. Al Sant’Anna ci si è attestati su valori record, intorno alle 80 visite nell’arco della giornata.
Prosegue, intanto, la campagna vaccinale organizzata dall’Asl e riservata in questa fase ai malati cronici tra 6 mesi e 64 anni, alle donne in gravidanza al secondo o terzo trimestre e ai bimbi tra 6 e 24 mesi nati pre-termine. Per vaccinarsi è necessario fissare un appuntamento (le linee sono attive dal lunedì al venerdì, informazioni su www.asl.como.it).
Michele Sada

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