Comune, il piatto piange
Scomparsi 17 milioni di euro

Il fallimento del progetto Ticosa costringe il Comune a fare un maxi assestamento di bilancio. Tagli in tutti i settori, ma Gaddi vede positivo.

Bye bye Ticosa. Adesso la maxi operazione immobiliare è stata stralciata anche dai conti del Comune. L’assestamento del bilancio 2009, che dovrà essere discusso e approvato nelle prossime sedute consiliari, ha tagliato in blocco i 14,5 milioni di euro che erano stati previsti nella previsione di bilancio, quando ancora si sperava di poter vendere l’area della vecchia tintostamperia. Vengono meno altri 3 milioni circa, di cui 2 sono relativi ai mancati incassi delle monetizzazioni per i progetti edilizi non approvati. In totale il Comune di Como deve salutare 17 milioni di euro che, quindi, non si tradurranno più in opere e investimenti.
Ne faranno le spese: la ristrutturazione dei giardini a lago (950mila euro avrebbero dovuto dare nuova dignità all’area del Tempio Voltiano e dintorni); gli asfalti (addio a quasi un milione di euro); impianti sportivi (svanisce il milione di euro previsto per la loro manutenzione); turismo (potrà investire solo 3mila euro dei 48mila previsti a suo tempo); istruzione.
Il neoassessore Sergio Gaddi vede però positivo: «È chiaro che la mancata entrata per la vendita della Ticosa ridimensionerà gli investimenti, ma nulla cambia sul fronte dei servizi al cittadino».

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