Comaschi in difficoltà con i mutui
Boom di case messe all'asta

Da quando c'è la crisi ogni giorno due persone, sul Lario, perdono la casa. Segno che le difficoltà economiche sono in aumento

Sono 1.180 i comaschi che rischiano di perdere la casa, pignorata e messa all’asta. Ed è un numero che non si registrava più da anni. Per avere un termine di confronto dal primo gennaio al 10 novembre 2007 le esecuzioni immobiliari furono 737. Due anni dopo, se ne contano 443 in più, pari ad un aumento del 37% . In questo 2009, dal primo gennaio al 10 novembre, sono sopravvenute ben 544 esecuzioni immobiliari. In tutto l’anno scorso, un anno difficile, legato alla crisi dei mutui, furono 679 le sopravvenienze.
Un dato che rafforza il quadro critico, un quadro di insolvenze, se messo in fila con gli altri, gli 81 fallimenti dichiarati quest’anno contro i 55 dell’anno scorso, i 2468 decreti ingiuntivi fino a novembre 2009 contro i 1880 di tutto l’anno scorso e le cancellerie del tribunale cittadino diventano un osservatorio privilegiato dell’andamento economico e sociale di Como e circondario, più di tutti gli altri luoghi deputati alla statistica. Perché quando si arriva al pignoramento e alla messa all’asta della casa, bene primario, significa quasi sempre che tutti gli altri tentativi sono andati a vuoto, la situazione complessiva è rasoterra e che non c’è altro a cui il debitore si può attaccare. O non è sufficiente. Principalmente, la casa acquistata con il mutuo e data in garanzia: le rate sono scadute, la banca si riprende la casa e la vende. Per molte famiglie, il problema non è solo quello dell’incapacità di pagare il mutuo. Hanno altri debiti.

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