Ateneo: ricorso al Tar
per salvare Scienze

Como: dopo l’ufficializzazione del “taglio” dal 2010 di sette docenti (otto hanno ottenuto il trasferimento da Como a Varese, uno farà il percorso inverso) e di due corsi di laurea, arrivata mercoledì dal Senato accademico dell’Insubria, piovono critiche durissime nei confronti dei vertici dell’università. Oltre al rettore Renzo Dionigi, nel mirino finisce il suo “vice” a Como, Giorgio Conetti (ha votato a favore dei due provvedimenti che penalizzano in maniera eclatante la facoltà comasca)

COMO Facoltà di Scienze affossata, esplode la rabbia degli enti locali. Dopo l’ufficializzazione del “taglio” dal 2010 di sette docenti (otto hanno ottenuto il trasferimento da Como a Varese, uno farà il percorso inverso) e di due corsi di laurea (Scienze dei beni culturali e Scienze dell’informazione), arrivata mercoledì dal Senato accademico dell’Insubria, piovono critiche durissime nei confronti dei vertici dell’ateneo. Oltre al rettore Renzo Dionigi, nel mirino finisce il suo “vice” a Como, Giorgio Conetti (ha votato a favore dei due provvedimenti che penalizzano in maniera eclatante la facoltà comasca). A nulla è valso, insomma, il tentativo di difendere Scienze fatto in extremis dagli enti locali, che due settimane fa hanno espresso a Dionigi le loro perplessità sul piano che si andava delineando, in un faccia a faccia molto teso. E nemmeno la lettera inviata lunedì scorso al rettore da Comune, Provincia e Camera di commercio ha sortito gli effetti sperati. A questo punto, gli enti stanno valutando la possibilità di un ricorso al Tar, ultima chance per provare a salvare la facoltà comasca. Il ricorso farebbe leva su un’ipotetica violazione della legge istitutiva dell’ateneo, che prevede uno sviluppo armonico delle due sedi (Como e Varese) e sottolinea l’importanza di sviluppare proprio la facoltà di Scienze di Como.

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