Stalking, tantissime le querele
molto meno le inchieste

In solo sei mesi già ottanta denunce, ma nella maggior parte dei casi la segnalazione non porta ad alcuna conseguenza

Molestie o  minacce ripetute nel tempo, tali da ingenerare «un perdurante e grave stato di ansia o di paura», un «fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto», oppure costringere a modificare «le proprie scelte o abitudini di vita». È la definizione di stalking. Questo nuovo reato è stato al centro del convegno organizzato dalla Camera penale di Como e Lecco e dal Gruppo giovani avvocati e praticanti di Como. Telefonate, sms minacciosi, appostamenti e insulti nei confronti del nuovo partner sono i comportamenti classici dello “stalker”, nell’80% dei casi un uomo, spesso l’ex marito o convivente della vittima. Sul Lario, nell’arco di 8 mesi, sono già state presentate circa 80 querele: «Sul mio tavolo ne sono arrivate una ventina – spiega il pm comasco Mariano Fadda – ma ne ho configurate solo un paio come stalking. Purtroppo c’è gente che si fa avanti dopo aver ricevuto pochi sms dall’ex, che chiede di tornare con lui…». Prima di rivolgersi al tribunale, la legge prevede la possibilità di chiedere al questore un «ammonimento» nei confronti del “persecutore” e le istanze di questo tipo a Como sono già 33: «Il questore verifica la fondatezza della richiesta, che dev’essere supportata da documentazione - dice Alessandra Tremaroli, della sezione anticrimine della questura - e poi avvisa oralmente lo stalker, invitandolo a tenere un comportamento conforme alla legge e ricordandogli che, in caso di condanna, l’ammonimento costituisce un’aggravante». I dati, aggiornati a ottobre, rivelano che in 14 casi la richiesta di ammonimento è stata accolta, 4 istanze sono state revocate perché superficiali, ma 5 sono state convertite in denuncia all’autorità giudiziaria e poi sfociate in misure cautelari. Quanto alle altre, 2 sono state trasformate in esposti, 1 trasferita perché competenza di un’altra questura e 7 devono essere esaminate. I numeri confermano che le vittime sono per lo più donne (23 su 33), ma si sono rivolti alla questura anche 5 uomini molestati da donne e in 5 casi la diatriba coinvolgeva una famiglia o persone dello stesso sesso, per questioni di vicinato. Nessuna delle richieste presentate finora riguardava un presunto stalking in ambito lavorativo; sono i problemi sentimentali a fare la parte del leone (30 casi su 33).

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