Scienze, in 200 all'incontro
"Salvate l'università"

Ma tra gli studenti c'è preoccupazione: qualcuno sta pensando anche di cambiare facoltà

La mobilitazione degli studenti per salvare la facoltà di Scienza di Como è cominciata. In duecento giovedì mattina si sono presentati all’incontro che il preside della facoltà, Stefano Serra Capizzano, ha organizzato a mezzogiorno per spiegare ai ragazzi cosa sta succedendo. Da parecchi giorni, infatti, l’Insubria è nel vortice delle polemiche a causa del trasferimento di otto docenti da Como a Varese autorizzato dal senato accademico. Trasferimento che costringerà a sopprimere due corsi, vale a dire Scienze dell’informazione e Beni culturali. La cancellazione riguarderà le future matricole, ma chi frequenta oggi sente di essersi affidato a una facoltà resa fragile da un ateneo che sembra - è l’impressione di Capizzano e di centinaia di studenti - favorire e prediligere il polo di Varese. Capizzano ha incontrato anche il corpo docente e il personale tecnico per discutere della possibilità di aggregarsi alla Cisl per ricorrere al Tar. «Abbiamo concordato - ha detto Capizzano - di esprimere approvazione per l’eventuale ricorso al Tar, di sostenerlo e, qualora fosse possibile, ci faremo parte attiva».
Anche la politica ha deciso di non restare a guardare. Il capogruppo del Pd a Palazzo Cernezzi, Luca Gaffuri, ha chiesto la convocazione di un consiglio straordinario per affrontare la questione. Il consigliere del Pdl Mattia Caprile, invece, ha chiesto la convocazione della commissione 3 chiedendo la partecipazione dell’assessore all’Università Ezia Molinari, del presidente di UniverComo, Giacomo Castiglioni, e della vicepresidente, l’assessore Anna Veronelli.
I ragazzi sono davvero preoccupati. L’aula magna della sede di via Valleggio non è mai stata così piena in occasione di un’assemblea studentesca. C’è chi pensa già da tempo di abbandonare la sede del capoluogo lariano per iscriversi il prossimo anno a un’altra università.

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