Castelli boccia la Lc-Co-Va:
"Stroncata 20 anni fa"

La nuova autostrada è un plagio della prima versione della Pedemontana, secondo il viceministro delle Infrastrutture intervenuto l’altra all’hotel Palace per un incontro sul tema della viabilità in Lombardia e in provincia di Como.

COMO La Varese-Como-Lecco? Un plagio della prima versione della Pedemontana, secondo il viceministro delle Infrastrutture, Roberto Castelli, intervenuto l’altra sera all’hotel Palace di Como per un incontro sul tema della viabilità in Lombardia e in provincia di Como. Castelli non si è limitato a sottolineare l’inutilità dell’autostrada ma ha anche evidenziato come questa arteria, fortemente voluta dalle Camere di Commercio e dalle imprese dei tre capoluoghi lombardi, sia «totalmente sconosciuta a livello governativo» fuori «da ogni programmazione». Di fatto le parole del viceministro leghista hanno rappresentato vere e proprie bordate all’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Cattaneo, che proprio poche ore prima, in mattinata, aveva presentato un’ipotesi di studio di fattibilità della Varese-Como-Lecco nella sede comasca della Regione, addirittura ipotizzando un preciso inter di realizzazione che prevederebbe la conclusione della nuova autostrada entro il 2017. Ma Castelli lo ha stroncato. Così come non ha dato speranze sul secondo lotto della tangenziale di Como: l’ipotesi in galleria, a canna doppia o singola che sia, stando alle parole di Castelli, è ormai da abbandonare totalmente per i costi eccessivi.

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