Raid di auto bruciate:
arrestati due piromani

I carabinieri di Como hanno individuato e fermato due giovani, accusati di essere gli autori materiale di roghi di due settimane fa. Si tratta di un disoccupato di Cesana Brianza (Lecco) e di un operaio di Triuggio (Monza). I due sarebbero stati pronti a colpire anche nel weekend del ponte dell'Immacolata

COMO - Al termine di due settimane di indagini i carabinieri della compagnia di Como hanno fermato quelli che ritengono essere i due piromani che avevano bruciato una quarantina di auto fra le province di Como, Lecco e Milano. «Delirio di onnipotenza e desiderio di provare sensazioni forti e molto rischiose».  Sarebbero queste, secondo il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Luciano Guglielmi, le motivazioni che, abbinate al più che probabile uso di sostanze stupefacenti, hanno portato due giovani incensurati a distruggere in due raid 49 automobili, causando un danno ad altrettante famiglie che si aggira intorno al milione di euro.
Le indagini dei carabinieri dell’aliquota operativa di Como e delle stazioni di Erba e Oggiono, hanno portato all fermo di Sergio Cesana, 27 anni, disoccupato di Cesana Brianza (Lecco) e Stefano Ianniello, 22 anni, operaio di Triuggio (Monza): si trovano in carcere a Lecco e Monza con la pesante accusa di incendio continuato e aggravato (rischiano dai 5 ai 7 anni di carcere, più il risarcimento dei danni patiti dai proprietari delle vetture distrutte). I due sarebbero stati pronti a colpire anche nel weekend del ponte dell'Immacolata

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