Sono villette o condomini?
A Cardina è giallo sul cemento

Nate per sei famiglie, hanno una quarantina di posti auto. I residenti, che hanno già presentato un ricorso al Tar, temono che la collina venga stravolta

Sulla carta sono sei palazzine mono familiari, ma a vederle da via Bellinzona sembrano più che altro condomini. Grandi edifici che spiccano imponenti in mezzo al verde della collina di Cardina.
È l’insediamento residenziale della Giulivi Spa, finita al centro delle polemiche degli abitanti della zona per i problemi che il cantiere ha provocato su via Cardina e via Pisani Dossi a causa del passaggio di mezzi pesanti. Polemiche che sono anche sfociate in un ricorso al Tar di cui si attende ancora la sentenza. Il ricorso dei residenti, se accolto, potrebbe anche bloccare la costruzione. Intanto, però, i residenti non smettono di segnalare le problematiche e i disagi legati a questo cantiere. La paura è che l’insediamento abitativo attragga nella zona un numero di nuovi residenti e veicoli che non potrà essere sostenuto dalle poche e inadeguate infrastrutture presenti sulla collina. Spaventa il numero dei nuovi posti auto che dovrebbero essere realizzati: quasi una quarantina. Si tratta, dunque, di un numero che appare in contrasto con quello dei nuclei familiari previsti, cioè solo sei (uno per ogni unità immobiliare). Tanto è vero che nel ricorso al Tar i residenti hanno paventato, con calcoli alla mano delle volumetrie, «44 abitanti teorici insediabili». Vale a dire tre volte il numero di quelli attualmente residenti (16).

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