Cassa integrazione
Più 769% in un anno

Dati da record nel consuntivo della Cgil che fotografa l'emergenza crisi. Raddoppiati i licenziamenti. L'industria risulta il settore più colpito

Boom del ricorso alla cassa integrazione, licenziamenti più che raddoppiati e crescita dei lavoratori in mobilità. I numeri resi noti ieri dalla Cgil di Como riassumono l’andamento di un anno caratterizzato anche sul Lario dalla crisi economica. Una crisi sfociata in un’emergenza occupazionale che, denuncia il segretario generale del sindacato Alessandro Tarpini, «rischia di trasformarsi in emergenza sociale e produrrà un impoverimento diffuso in una larga fascia della popolazione». I dati sulle ore di cassa integrazione autorizzate nei primi undici mesi dell’anno parlano chiaro: rispetto allo stesso periodo del 2008, sono cresciute addirittura del 769%. Il totale delle ore, infatti, è passato da 2.648.950 a 23.012.376, quindi l’indice di incidenza della cassa integrazione sulla popolazione lavorativa della provincia di Como arriva a quota 6,61%. L’elaborazione curata dal dipartimento Politiche contrattuali della Cgil, su dati dell’Inps, fa emergere che le ore di cassa ordinaria sul Lario sono passate da 1.747.672 a 16.517.863, con una variazione pari all’845%. Le ore di cassa straordinaria, invece, erano 901.278 nel 2008, e sono diventate 6.494.513 nel 2009, con un aumento del 620,59%. Nello specifico, la cassa integrazione ordinaria è esplosa soprattutto nel settore dell’industria (+932,26%), mentre nell’edilizia è cresciuta del 179,38%; la cassa integrazione straordinaria è invece cresciuta nel settore dell’industria e dell’artigianato del 529,69%.
E sono sempre di più i comaschi rimasti senza lavoro. Se si considera l’indennità di mobilità, regolamentata dalla legge 223/91 (riguarda i lavoratori licenziati da aziende che hanno diritto ad accedere agli ammortizzatori sociali tradizionali), i dati rivelano che in un anno i lavoratori licenziati sono saliti da 928 a 1.433.

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