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Sabato 16 Gennaio 2010
C'è una piccola Haiti sul Lario
E un padre di cui non si sa nulla
Il suo negozio di abbigliamento, in piazza San Fedele, ieri è rimasto chiuso. Ha trascorso tutta la giornata davanti al computer o al telefono, nella speranza di avere qualche informazione sul padre, che vive ad Haiti, in una delle zone colpite dal devastante terremoto di martedì scorso. Si chiama Ketia Boncy, risiede ad Albavilla ed è una delle pochissime persone di nazionalità haitiana presenti sul Lario
La Caritas diocesana, intanto, ha avviato una raccolta di fondi da destinare alle popolazioni colpite dal sisma, che ha causato decine di migliaia di vittime. I versamenti possono essere effettuati sul conto corrente bancario del Credito Valtellinese intestato a “Caritas della diocesi di Como”, codice IT 95F 05216 10900 00000000 5000 specificando la causale “Terremoto Haiti”, oppure sul conto corrente postale intestato alla Caritas diocesana, n. 200 64 226, sempre con causale “Terremoto Haiti”. Il vescovo Diego Coletti, peraltro, ieri ha rivolto un nuovo messaggio ai comaschi: «Invito tutta la Chiesa di Como a pregare per le popolazioni colpite dalla terribile catastrofe di Haiti e a sostenere le iniziative promosse dalla Caritas. Domenica 24 gennaio tutte le parrocchie parteciperanno alla raccolta fondi straordinaria indetta dalla Conferenza episcopale italiana, facendo proprio l’invito del papa affinché non si faccia mancare nulla a questi fratelli». L’immane tragedia, sottolinea Coletti, «chiama tutti alla solidarietà, per venire incontro sia ai bisogni immediati, sia alle future esigenze della ricostruzione. Una somma incalcolabile di sofferenze e di tragedie familiari e sociali dovrebbe essere per tutti noi un nuovo pressante invito a scelte di vita sobrie e solidali, perché soltanto così si potrà contribuire non solo a sanare le ferite del passato ma ad evitarne almeno in parte la riapertura nel futuro».
Michele Sada
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