Muro, primo sì all’abbattimento
«Demolizione entro febbraio»

Un primo sì (sulla carta) all’abbattimento del muro sul lungolago è arrivato ieri mattina dalla riunione della conferenza di servizi che ha visto, attorno allo stesso tavolo, i tecnici di Comune, Provincia, Regione, Soprintendenza, collaudatori e i tre progettisti originari (Conti, Terragni, Maione)

COMO Un primo sì (sulla carta) all’abbattimento del muro sul lungolago è arrivato ieri mattina dalla riunione della conferenza di servizi che ha visto, attorno allo stesso tavolo, i tecnici di Comune, Provincia, Regione, Soprintendenza, collaudatori e i tre progettisti originari (Conti, Terragni, Maione). È stata presa visione del progetto messo a punto dal Comune che prevede lo spostamento delle paratie dal centro della passeggiata (dove c’è il muro) al parapetto con delle barre di acciaio. Tutto il resto (aree verdi, pavimentazione, panchine, impianti di illuminazione, accessi) verranno stralciati dal progetto attuale e verranno inseriti nel concorso di idee che verrà indetto dalla Regione a febbraio e che si concluderà a giugno. Soprintendenza, Regione, Provincia e Comune hanno diffuso un comunicato congiunto dicendo testualmente: «La conferenza di servizio, esaminati i documenti, ha valutato positivamente la soluzione dello spostamento della linea di difesa idraulica dalla zona centrale della passeggiata a bordo lago in corrispondenza del parapetto. Ciò comporterà l’abbattimento del muro non appena si sarà completato l’iter procedurale necessario per l’approvazione della variante, iter la cui conclusione è prevista presumibilmente entro fine febbraio. La conferenza, inoltre, prendendo atto della volontà della Regione di indire un concorso di idee, per garantire la più ampia e qualificata partecipazione, ha concordato di rinviare all’esito del concorso le scelte riguardanti l’assetto architettonico finale della passeggiata (pavimentazione, arredo urbano e a verde, impianto di illuminazione e strutture di servizio). La conferenza si è aggiornata al 28 gennaio e all’8 febbraio». Il sindaco Stefano Bruni, tramite il portavoce, si è limitato a dire che «tutto procede come da previsione. Ringrazio tutti i tecnici che stanno partecipando ai lavori della conferenza per il lavoro che, nell’interesse della città, stanno facendo». Il soprintendente Alberto Artioli ha parlato di «soluzione accettabile, abbiamo chiesto degli approfondimenti, ma mi sembra si vada nel verso giusto».Il destino del lungolago tornerà sul tavolo dei tecnici il 28 gennaio, quando si analizzerà il piano finanziario (in pratica i costi della nuova soluzione) e il Comune dovrà ripresentare il progetto con tutte le correzioni concordate ieri mattina. L’8 febbraio ci sarà il vertice definitivo che darà l’ultimo ok al progetto di spostamento delle paratie dal centro della passeggiata al parapetto e, conseguentemente, all’abbattimento del muro. Poi bisognerà vedere cosa dirà la magistratura visto che sulla vicenda c’è un’inchiesta aperta e che recentemente il pm ha concesso ai consulenti una proroga per la consegna della relazione che ripercorre nei dettagli i diversi progetti delle paratie e la costruzione del muro. Sarà infatti la procura a dover dare il via libera all’abbattimento e a stabilire se sarà possibile o meno procedere prima della chiusura dell’indagine.
In questa settimana il Comune potrebbe anche valutare le possibilità di abbassare la passeggiata (con l’attuale progetto verrà alzata fino a un massimo di mezzo metro), ma la soluzione non sembra semplicissima da percorrere poiché sono già state realizzate (proprio sotto alla passeggiata) le vasche di laminazione per la raccolta dell’acqua. Andranno poi tolti dal progetto tutti gli elementi non strettamente collegati alle paratie come i dossi, le aiuole verdi collocate sotto i filari di tigli, la pavimentazione (prevista in serizzo antigorio), le luci. In questo modo ai partecipanti al concorso di idee verranno lasciati più margini di intervento. Quello che è certo è che prima del prossimo autunno la palizzata non verrà tolta e che la prossima sarà la terza estate senza vista lago da piazza Cavour ai giardini.
Gisella Roncoroni

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