Grillo sale sul muro a lago
"I loro nomi li sapete, ricordateli"

Avrebbe dovuto limitarsi a un comizio e a un saluto al gazebo in cui la lista civica «movimento Cinque stelle» raccoglieva le firme necessarie per presentarsi alle prossime elezioni regionali. Ma non ce l'ha fatta e Beppe Grillo si è diretto a passo spedito verso il cantiere delle paratie, seguito da una nutrita schiera di giovanissimi fan

COMO «Tutti gli italiani dovrebbero ringraziarvi, perché voi comaschi contribuite a far crescere il Pil del nostro Paese. Fate costruire muri, poi li fate abbattere, poi magari li fate ricostruire…». Avrebbe dovuto limitarsi a un comizio e a un saluto al gazebo in cui la lista civica «movimento Cinque stelle» raccoglieva le firme necessarie per presentarsi alle prossime elezioni regionali. Ma non ce l'ha fatta e, dopo l'incontro con simpatizzanti e sostenitori in piazza Vittoria, Beppe Grillo si è diretto a passo spedito verso il cantiere delle paratie, seguito da una nutrita schiera di giovanissimi fan. L'inedito corteo, con in testa il popolare comico, a mezzogiorno ha attraversato le vie del centro, suscitando la curiosità di tanti comaschi. Grillo non si è risparmiato, regalando battute e gag su qualsiasi argomento già lungo il tragitto. Ma, dopo aver sbirciato dalle finestre sulla palizzata che cinge il cantiere, è iniziato un autentico show: «Dovreste fare un busto di gesso ai responsabili di questa vergogna, perché verranno ricordati per questo muro - ha detto - Quando gli amici comaschi mi parlavano di questa vicenda pensavo scherzassero. Le responsabilità sono chiare, i nomi li sapete, se si fa una roba del genere allora vale tutto. In questo Paese si fanno le porcate e poi accusano noi di essere “quelli del no” - ha urlato - Comunque Tremonti verrà a ringraziare l'amministrazione di Como, perché fa salire il prodotto interno lordo italiano». Lo show è proseguito a lungo, visto che Grillo si è poi diretto nuovamente in piazza Vittoria: è salito su un improvvisato palco e ha sintetizzato il suo “programma”, davanti a circa 300 persone. Al grido di «Italiani!», suo tipico intercalare, è passato dallo scudo fiscale («un regalo agli evasori») al segreto bancario svizzero («se sparisce, qui siete tutti nei guai»), soffermandosi poi sui suoi cavalli di battaglia: l'accesso gratuito alla Rete, le energie alternative, il tetto di due mandati per i parlamentari. Più di mille le firme raccolte al gazebo.
Mi. Sa.


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