Iva evasa per 1 milione:
ammenda per due comaschi

Un commerciante residente a Como e uno spedizioniere di Uggiate Trevano davanti al pretore di Bellinzona per una storia di orologi importati dall'Asia

COMO - Alla fine l'ammenda rimediata in Svizzera potrebbe restare l'unica condanna a carico dei due comaschi finiti sotto inchiesta per un giro di orologi di contrabbando e, negli stessi anni, pure per un traffico di bionde dal Montenegro.
Demetrio Governale, 45enne commerciante residente in città, e Giancarlo Donzelli, 48enne spedizioniere di Uggiate Trevano, sono comparsi davanti al pretore di Bellinzona per una storia di oltre un milione di franchi di Iva evasa nell'importazione dall'Asia di orologi del valore di ben 10 milioni di euro. Il giudice svizzero ha ridotto a entrambi, per l'avvenuta prescrizione di parte dell'evasione contestata, l'ammenda in precedenza inflitta dalla Direzione generale delle dogane, al punto che Governale si è ritrovato con un pena residua di 6.500 franchi e Donzelli, accusato di aver importato beni per 14 milioni di franchi, di oltre il doppio (15mila franchi).
I fatti si riferiscono agli anni a cavallo tra il 2001 e il 2004, e sono gli stessi per i quali i due comaschi sono finiti sotto inchiesta a Milano, dove la prossima settimana è fissata l'udienza in cui i giudici dovranno limitarsi a dichiarare prescritti i reati. In Svizzera i due sono finiti nei guai perché responsabili di non aver notificato l'importazione di merce soggetta a dazi e imposte. In particolare avrebbero fatto giungere al porto franco di Stabio e poi portato via merce proveniente dall'Asia e diretta in Italia di cui era stato omesso lo sdoganamento.

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