Via Pessina, lunghe code
per pagare il ticket

 Como: sistema “taglia code”, installato di recente dall'azienda ospedaliera, evidentemente in via Pessina è ancora in rodaggio. E ci sono attese che arrivano anche a tre quarti d'ora oltre ad altri disservizi

COMO Pagare il ticket? Prenotare una visita? Fare l'esame del sangue? Significa sempre mettersi in coda. Succede al Sant'Anna, al Valduce, in tutte le altre strutture. Un problema non nuovo, che tuttavia - o, forse, proprio per questo - manda ancora su tutte le furie i cittadini. Perdere tempo in una sala d'attesa, magari mezz'ora, è sempre poco piacevole. Lo diventa ancora di più se non si finisce in coda per poter entrare allo stadio o godersi un concerto, ma ci si trova nell'ambulatorio di un ospedale. E la rabbia raggiunge livelli record quando si è costretti a perdere tempo per riuscire a… pagare.  Negli ultimi giorni, più di un comasco ha segnalato tempi d'attesa biblici e disservizi nella sede del Sant'Anna in via Pessina. Una volta conquistato il bigliettino con il numero, c'è chi è stato costretto ad aspettare tre quarti d'ora prima di poter sbrigare la pratica allo sportello. E i più sfortunati tra coloro che si dovevano sottoporre all'esame del sangue, si sono poi sorbiti un'ulteriore lunga attesa. Anche mercoledì mattina, poco dopo le 8, il caos non mancava. Decine di persone in sala d'attesa, numeri che avanzano al rallentatore sui display, gente che chiede lumi a chiunque transiti nei paraggi con indosso un camice. Gli sportelli aperti sono soltanto tre su sette («un'impiegata si è infortunata scendendo dal bus ed è arrivata con un'ora di ritardo», fanno sapere i responsabili) e all'ingresso non c'è nessuno che fornisca delucidazioni ai cittadini, costretti a vagare spaesati e ad aiutarsi l'un l'altro. L'usciere, che solitamente semplifica la vita agli utenti, è in ferie. Orientarsi davanti al monitor del “chiosco” che distribuisce i ticket diventa così un'impresa, soprattutto per i più anziani, anche se la procedura è stata semplificata rispetto a qualche tempo fa.  Il sistema “taglia code”, installato di recente dall'azienda ospedaliera, evidentemente in via Pessina è ancora in rodaggio. Gli anziani, per fare un altro esempio, dovrebbero avere la precedenza, ma non esiste un modo per richiedere la corsia preferenziale (stando al chiosco, è riservata a «disabili, bambini fino a 6 anni, Croce Rossa»). E le code ci sono ancora. La gente lamenta, più di ogni altra cosa, la carenza di informazioni. Molti addirittura non sanno che le visite si possono prenotare telefonicamente. Una simpatica signora batte tutti: era convinta di trovarsi all'Inps.

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