Le mamme e gli amanti (di A. Brunialti)

COMO - Accade in città che, di notte, ci sia quella che a qualcuno piace definire, per brevità, "movida" ma che con quella vera ha poco da spartire, come numeri se non altro. E quella che riempie, se Dio vuole, i bar e i ristoranti di giorno cos'è, allora? Come possiamo definire il "popolo della pausa pranzo", quelli che corrono perché hanno il rientro strettissimo e quelli che colgono l'occasione per stiracchiare il concetto di ora a centoventiminuti e anche di più. Quelli che aprono il computer portatile anche al tavolino e si mettono da soli a... Sicuramente direbbero che devono continuare a lavorare, in realtà stanno aggiornando il loro blog o la pagina di Facebook ignorando i presenti, anche quelli che conoscono e li salutano. Due colleghi a tu per tu: lui bello solo di speranze, lei curata, anche troppo, abbronzatura artificiale, forse un leggero ritocco al contorno occhi. Dai gesti e dall'intesa si capisce che sono vicini di scrivania e nulla più ma forse lei desidererebbe, lui sicuramente... ma non possono e uno s'immagina anche la colonna sonora («Vorrei e non vorrei: mi trema un poco il cor»...). Como è a crescita zero? Vuoi vedere che sono così fortunato che tutte le mamme con il passeggino si sono date convegno proprio al tavolo di fianco al mio, con tutto il corollario di «me lo può scaldare», gridolini, fratellini maggiori ineducati che scorrazzano tra le gambe dei camerieri terrorizzati ricordandoci che, chissà perché, non abbiamo rinnovato la tessera 2010 dell'Erode Fan Club?
Naturalmente è sempre bello incappare in qualche luogo decentrato: è lì che si danno convegno non solo turgidi amanti ma anche quei politici che, a rigor di logica, manco dovrebbero salutarsi, invece fanno a gara a chi offre (naturalmente sperando che paghi l'altro) e tutto questo accade in città.
Alessio Brunialti

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