Parada par tucc, che festa
In centinaia al corteo in centro

Grande festa in centro in occasione della seconda edizione della “Parada par tucc”, che assomiglia sempre più a un corteo mascherato di Carnevale fuori stagione, capace però di colmare il vuoto lasciato dalla Pro Loco a causa della crisi

COMO - (g. alb.) Grande festa in centro in occasione della seconda edizione della “Parada par tucc”, che assomiglia sempre più a un corteo mascherato di Carnevale fuori stagione, capace però di colmare il vuoto lasciato dalla Pro Loco a causa della crisi. Anche la manifestazione organizzata dal Centro servizi per il volontariato ha costretto alla chiusura al traffico di alcune strade, tra cui via Milano, causando inevitabili rallentamenti e code (le auto erano incolonnate già a metà Napoleona, ma anche in tangenziale e lungo il girone), con l'apice della criticità tra le 16 e le 16.30, quando il lungo colorato e chiassoso serpentone ha percorso la parte bassa della via per raggiungere Porta Torre ed entrare in centro storico.

Lungo perché composto da più di 400 persone, colorato per via dell'abbigliamento dei partecipanti e del trucco che abbondava sui loro visi, chiassoso perché tra le fila regnavano gli strumenti a percussione. Per capire meglio lo spirito della manifestazione bisogna collegarsi al sottotitolo ossia “l'arte che avanza”: la maggior parte dei gruppi che hanno sfilato, infatti, è composta da artisti che hanno partecipato ai laboratori gratuiti promossi dal Csv. In aggiunta, la partecipazione di gruppi provenienti anche da fuori, come alcuni giovani in rappresentanza della bolognese “Par tot parata” e della “Zinneke Parade” di Bruxelles alla quale la “Parada par tucc” di Como si è ispirata. Oltre 30 i gruppi in sfilata, tra cui il comparto creativo della casa circondariale del Bassone presente con lo striscione di apertura, il gruppo “sempre carichi” con una 2 Cavalli a traino umano (la Parada è ecologica quindi niente motori), i murales dei ragazzi del centro Scomodiamoci di Tavernola, le danzatrici afroi, i giocoleri del gruppo “Lune al tempio” e - per chiudere il primo blocco - i pupazzi da legare (“Boite au clous”) portati in sfilata dai ragazzi di Bologna e di Bruxelles. Lungo tutto il percorso la sfilata è stata accompagnata da due ali di folla, e in alcune zone anche dal suono dei clacson degli automobilisti spazientiti dall'attesa sotto gli impietosi raggi del sole.

Non meno corposo il secondo blocco, con il gruppo di percussioni samba, la gigantesca coperta realizzata dagli ospiti del Centro rifugiati di Tavernola, monocicli, trampoli e, passando al terzo blocco, altri percussionisti, i bambini della scuola elementare di via Montelungo con la coreografia “Pedibus”, il gruppo Kendo e l'altro gruppo ospite proveniente dal Carnevale di Venezia, in parata con i fenicotteri rosa sui trampoli. Dopo una sosta in piazza Verdi, la parada ha raggiunto piazza Volta, aperta fino a tardi alla musica dal vivo.

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Eco di Bergamo La parada in centro