Giovedì 10 Giugno 2010
Betty e Thomas: la loro morte
non è colpa dei medici

La consulenza, depositata nei giorni scorsi in tribunale, assolve di fatto i medici del Valduce dal sospetto di aver tergiversato troppo prima di procedere al taglio cesareo.
Secondo gli esperti la morte di Betty è stata causata da «embolia da liquido amniotico», una patologia la cui «mortalità è stimata tra il 65% e l'80%», un'embolia che ha provocato - sostengono i periti del tribunale - anche la grave «anossia», ovvero la mancata ossigenazione del cervello, del piccolo Thomas, nato morto e rianimato dall'équipe.
Secondo i periti le scelte mediche, dal momento del ricovero, sono state corrette. Il problema - viene sottolineato nella perizia - è l'improvviso tracollo delle condizioni di salute della mamma con conseguente «sofferenza anossica del feto e gravissima compromissione cerebrale» che in appena dieci minuti ha causato una «compromissione definitiva e irrecuperabile».
f.angelini
© riproduzione riservata