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Giovedì 17 Giugno 2010
Preziosi sul Financial Times
"Il Como e Messi, che errore"
In un lungo servizio si racconta la fondazione e la storia della Giochi Preziosi, l'azienda di giocattoli che l'imprenditore «ha portato ad essere il quinto gruppo mondiale adattando la sua strategia ai tempi che cambiano». Spazio anche al calcio Como e al talento Lionel Messi
COMO - L'ex presidente del Calcio Como Enrico Preziosi conquista le pagine del Financial Times. Anzi, una doppia pagina. "A big player in the Toy Market" (Un grande imprenditore nel mercato dei giocattoli) titola il prestigioso quotidiano finanziario inglese nel suo dorso principale, con una foto di preziosi che campeggia a doppia pagina. Nel lungo servizio si racconta la fondazione e la storia della Giochi Preziosi, l'azienda di giocattoli che l'imprenditore «ha portato ad essere il quinto gruppo mondiale adattando la sua strategia ai tempi che cambiano».
L'intervista si apre con una nota parentesi calcistica tutta comasca: la confessione del grave errore commesso una decina di anni fa quando, ancora presidente del Como, si lasciò sfuggire l'argentino Lionel Messi, allora solo un adolescente di talento, considerato oggi uno degli attaccanti più forti al mondo, per 50 mila dollari. «Fortunatamente per lui - chiosa il giornalista - ha dimostrato più discernimento al timone della Giochi Preziosi». I ricavi, guidati dalle vendite dei Gormiti e di Cicciobello, «sono attesi quest'anno vicini al miliardo di euro con profitti superiori ai 100 milioni». Il quotidiano londinese ricorda che «gli analisti stimano in un miliardo il valore del gruppo» fondato da Preziosi nel suo garage nel 1977 dopo aver svolto una serie di lavori malpagati tra cui lo scaricatore di camion. Lo sbarco in borsa, aggiunge, «potrebbe avvenire più avanti nel corso dell'anno».
Rispetto ai concorrenti più grandi (come Mattel, Hasbro e Lego), la Giochi Preziosi si distingue per un modello di business integrato verticalmente e che dai giocattoli - prodotti anche sfruttando i vantaggi della delocalizzazione (il gruppo impiega 8.000 persone nella regione di Hong Kong e altre 110 nel centro di sviluppo di Shenzhen) - si è allargato ad altri prodotti come uova di cioccolato, patatine, decorazioni natalizie, scarpe e materiale per la scuola. «Con l'obiettivo ambizioso - scrive il Ft - di raddoppiare i ricavi nei prossimi cinque anni, in parte anche attraverso acquisizioni».
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