Le nozze dei pupilli del clan
festeggiate al Grand'Hotel

Nel luglio 2006 la figlia del clan Valle, i cui componenti sono stati arrestati dagli agenti dell'antimafia, è convolata nozze con un altro reggino in odor di malavita organizzata. Cerimonia da 58mila euro al Villa d'Este

COMO Quando c'è da festeggiare la 'ndrangheta non bada a spese. E cerca sempre il meglio. Nell'interminabile ordinanza di custodia cautelare dell'antimafia di Milano emerge anche la storia del ricevimento da 58mila euro organizzato al Villa d'Este di Cernobbio per festeggiare il matrimonio tra Maria Valle, nipote del capofamiglia Francesco, e di Francesco Lampada, «di famiglia reggina, accreditata per rapporti con la cosca Condello». Secondo gli uomini della squadra mobile milanese «i matrimoni di esponenti della 'ndrangheta» non sono semplici occasioni per condividere momenti di gioia, ma «per verificare all'interno del sodalizio criminoso l'importanza del personaggio, per creare alleanze tra famiglie» ed è per questo che sono governati da «regole ferre».
Il matrimonio che avrebbe radunato esponenti di diverse famiglie calabresi risale al 15 luglio 2006, con cerimonia a Sant'Angelo a Milano e festa al Villa d'Este, dove gli sposi hanno poi pernottato nella camera 418. Quel giorno l'incolpevole grand'hotel di Cernobbio è stato teatro di un incontro al vertice tra personaggi già noti alle forze dell'ordine. A tirare le redini i Valle: «Famiglia da sempre accreditata di appartenenza 'ndranghetista, spinta al nord da una sanguinosa guerra tra clan che esercita un capillare controllo del territorio e intrattiene rapporti di affari con altri esponenti 'ndranghetisti». Una famiglia che, nella lettura degli investigatori dell'antimafia di Milano, «ha fedelmente replicato e trapiantato al nord quel modello deliquenziale» già sperimentato in Calabria.

© RIPRODUZIONE RISERVATA