Inverigo: il caso Beltts turba
la festa del patrono

Il paese invaso per le celebrazioni della Madonna del Carmine, da bancarelle e dalla tradizionale gran folla, con la chiesa parrocchiale di S.Ambrogio addobbata solennemente per la messa. Ma c'era anche il presidio dei dipendenti della ex Cigo 

INVERIGO Una domenica di festa, per il paese, con il centro invaso tra sacro e profano. O meglio, tra il sacro della fede e la rivendicazione di un diritto che sacro lo è ugualmente, quello al lavoro. Inverigo invasa, domenica, per le celebrazioni della Madonna del Carmine, da bancarelle e dalla tradizionale gran folla, con la chiesa parrocchiale di S.Ambrogio addobbata solennemente per la messa celebrata da don Costante Cereda, alla guida dell'unità pastorale di Inverigo e Villa Romanò, in occasione dei suoi 25 anni qui. Ma in via General Cantore sono arrivati anche i dipendenti della Beltts, la ex-Cigo, per far conoscere alla gente la propria situazione e chiedere sostegno. Un banchetto tappezzato di cartelli e un gruppo di lavoratori, ché gli altri sono rimasti allo stabilimento di via Bressanella, a Romanò, da venerdì mattina occupato e in assemblea permanente. E oggi (lunedì), dalle 10 in poi, saranno a Como, davanti al tribunale, con un presidio di solidarietà al quale invitano tutti i cittadini, i rappresentanti politici e i deputati comaschi, che vedrà partecipare anche il sindaco di Inverigo Alberto Bartesaghi. Il tribunale dove domani si stabilirà se concedere oppure no a questo ramo d'azienda scampato alla chiusura della Cigo, messa in liquidazione proprio un anno fa, di poter continuare a lavorare e a produrre utili.  Beltts oggi occupa 64 dipendenti con contratto a termine - 46 con scadenza a settembre 2011 e per altri tra fine luglio e fine agosto – tutti con un'età tra i 35 e i 50 anni, la maggior parte con famiglie che si ritroverebbero senza più fonte di reddito.

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