In canoa da Como a Venezia
I due assesi sono arrivati

Ci sono voluti dodici giorni, meno del previsto, perché Davide Valsecchi ed Enzo Santambrogio, partiti da piazza Cavour, riuscissero ad arrivare in piazza san Marco a bordo del natante biposto, agghindato con le 48 bandiere del Lario

ASSO - Flaghéé missione compiuta: ieri i due assesi sono arrivati a Venezia. Ci sono voluti dodici giorni, meno del previsto, perché Davide Valsecchi ed Enzo Santambrogio, partiti da piazza Cavour a Como, riuscissero ad arrivare in piazza san Marco a bordo della canoa biposto, agghindata delle 48 bandiere del Lario. È stato un viaggio avventuroso, prima tra le acque dolci del lago di Como e dei fiumi Adda e Po, che li hanno consegnati alle acque salate dell'Adriatico non senza qualche imprevisto. Dai diari di bordo online di Valsecchi su Cima – Asso, sembra che le onde abbiano dato del filo da torcere ai due navigatori, i quali a colpi di pagaia hanno sfidato anche il cattivo tempo. Durante il loro percorso hanno avuto modo di fare conoscenza con la gente del fiume, gentile e hanno anche incontrato il presidente del “canoa club voga alla veneta” di Cremona che gli ha offerto ospitalità per la notte nella sede galleggiante dell'organizzazione.  Inevitabile inoltre incontrare i pescatori. Il giorno nove scrive Valsecchi: «Prima di sera poi abbiamo raggiunto una barca nel momento esatto in cui agganciava alla canna da pesca un siluro da un paio di metri». Saltando da un'esperienza all'altra, i due sono riusciti a cogliere le particolarità dei paesi che hanno toccato. Lo sfondo culturale e di condivisione è quello che ha motivato l'arrivo dei due alla Serenissima, dove con i flaghéé hanno portato un pezzetto di Lario anche in laguna.

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