Si paga al casello
per perdersi sull'A9

L'autostrada è chiusa da lunedì fino a domani nel tratto Lainate-Como-Chiasso per costruire la terza corsia. Turisti e automobilisti comaschi si sono persi, di notte, per mancanza di segnaletica. Solo un venditore di panini ambulante ha saputo spiegare come arrivare a Malpensa. Il ministro Castelli: «Sbagliato far pagare il casello se gli automobilisti devono uscire dopo cinque chilometri. Serve una segnaletica migliore».

COMO  Le due di notte in autostrada, ma è la notte dell'8 agosto, e la strada è l'A9. Non c'è il deserto. Anzi ci sono comaschi che devono andare all'aeroporto e turisti che devono tornare a casa o andare dove gli pare, ma comunque sperano di sapere come fare ad arrivarci. La fila di comaschi, olandesi, francesi, belgi, danesi, inglesi si incolonna al casello di Grandate. Un euro e 80 il pedaggio e nessuno ci farebbe caso, se non fosse che cinque chilometri dopo devono uscire tutti a Lomazzo. Ci sono i lavori per la terza corsia in corso nel tratto Como-Lainate- Chiasso. Società autostrade aveva anche avvisato. Il problema è che come al solito, un conto è spiegare a parole, un altro rendere facile il percorso alternativo una volta arrivati sul posto. Gli automobilisti seguono le frecce deviazione, nessuno sa tanto bene cosa fare, ma le frecce portano a Turate. E a quel punto: buio pesto. Gli operai che stanno lavorando non sono le hostess dei centri commerciali o gli addetti dei posteggi che vi guardano negli occhi prima ancora che facciate la domanda: «E adesso dove vado?». Gli operai sono quattro, gli automobilisti sono una trentina, ognuno ha un'esigenza diversa e le risposte che ottengono non sono risolutive. Soprattutto per chi parla tedesco, francese o inglese. Tra i dispersi c'è anche Carmelo Genco di Erba. Sta portando la figlia a Malpensa. Lui le strade le conosce, ma stavolta si trova a brancolare tanto quanto gli altri.
«Meno male che siamo partiti con molto anticipo. Dovevamo essere a Malpensa alle 4 perchè mia figlia aveva il volo alle 6. Già pagare un euro e 80 di pedaggio a Grandate per cinque chilometri è un'assurdità. Se devi fare i lavori, almeno lascia il casello aperto e non pagare. Poi, almeno qualche indicazione decente. Invece no. Ci fanno uscire a Lomazzo e ci fanno fare un giro enorme per arrivare a Turate. Quando siamo lì, tra svizzeri, tedeschi, turisti di ogni parte, ci troviamo i quattro operai che non sanno dove mandarci. Chi dice da una parte, chi dall'altra. Ituristi parlano straniero e non si capisce più nulla».
Per fortuna lì vicino c'è un venditore di panini, che risolve il problema di tutti.
«Gli ho chiesto dove dovevo andare per riuscire ad arrivare a Malpensa e lui mi ha detto vai da Rescaldina. Quindi siamo dovuti passare da Saronno, Varese, facendo un giro infinito in strade secondarie. Sa a che ora siamo arrivati a Malpensa? A dieci alle 4. Dalle 2 a dieci alle 4. Quasi due ore per un percorso che di solito si come minimo in metà del tempo. Ma siamo in Italia o in un paese del terzo mondo? E poi almeno il casello potevano evitare di farcelo pagare».
Da Autostrade ribattono che i lavori erano stati annunciati, che la terza corsia era stata chiesta dagli automobilisti, che i disagi sono da mettere in conto e che il percorso alternativo è quello che è e comunque faceva parte dell'annuncio. Perciò ribadiscono: «I lavori dureranno due settimane consecutive, da lunedì 9 a giovedì 12 agosto e poi da lunedì 16 a giovedì 19 agosto. Sull'A8-A9 verrà chiuso per 4 notti alla settimana, da lunedì a giovedì, con orario 22-05, il tratto compreso tra il bivio A8/A9 e Lomazzo, in entrambe le direzioni, per i lavori della terza corsia».
Per chi si troverà davanti il muro, «si consigliano i seguenti itinerari alternativi, lungo i quali saranno posti specifici cartelli di segnalazione: il traffico proveniente da Milano e diretto a Como può proseguire sull'A8 fino all'uscita di Castellanza, proseguire poi in direzione Saronno sulla s.s. 527 “Saronnese” quindi percorrere Via Lazzaroni in direzione Como (s.p.233). Giunti a Gerenzano prendere Via Milano (s.p.33) quindi Via Como fino a Lomazzo e da lì seguire le indicazioni per l'ingresso in autostrada».
Percorso, inverso, ovviamente per i veicoli che da Lomazzo sono diretti a Milano: <Il traffico proveniente da Brescia e diretto a Como o in Svizzera, invece, può uscire in A4 a Cormano, immettersi sulla s.s.35 in direzione Meda e poi seguire le indicazioni per Como. La notizia della chiusura del tratto, effettuata proprio nel periodo con i minori volumi di traffico dell'anno, sarà diffusa attraverso i notiziari televisivi e radiofonici e sui pannelli a messaggio variabile». Questo, sulla carta. Stanotte la prova pratica, sul posto. E il ministro Castelli commenta: «Non è giusto far pagare il casello. E poi diremo all'Anas di mettere i cartelli, la gente non si deve perdere».
Anna Savini

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