Gli animalisti: fermate
la corsa degi asini

La Lega antivivisezione ha chiesto al prefetto di fermare la garai, tradizionalmente una delle sfide più seguite e decisive per l'assegnazione del palio di Fenegrò, diffidando gli organizzatori dal proporla.

FENEGRÒ Gli animalisti contro il palio: la Lega antivivisezione ha chiesto al prefetto di fermare la gara degli asini, tradizionalmente una delle sfide più seguite e decisive per l'assegnazione del trofeo, diffidando gli organizzatori dal proporla. Chiede che il palio si svolga senza l'impiego degli asini per evitare di sottoporli a maltrattamenti o incidenti con coinvolgimento degli spettatori. «La sfida ci sarà comunque - spiega l'assessore all'ambiente Marco Galli - si terrà domani sera, ma cambierà il percorso che dal Castello verrà trasferito in un prato». Una vera e propria doccia fredda a pochi giorni dall'inizio della tanto attesa manifestazione che ogni anno riempie le piazze del paese ed è polemica sulla corsa dell'asino, quella in cui un esponente per ciascuna contrada deve montare a cavallo dell'animale e cavalcarlo a pelo, lungo il perimetro del Castello, sino al compimento di tre giri del percorso stabilito. La Lega antivivisezione avrebbe fatto presente agli organizzatori che l'animale non deve essere utilizzato per motivi ludici sottolineando come gli zoccoli dell'animale si danneggerebbero a contatto con l'asfalto e che il trasporto del concorrente può rappresentare un trauma per un animale che solitamente non è adibito a svolgere questo genere di mansioni.
Per far valere le proprie ragioni la Lav è ricorsa al prefetto e alle forze dell'ordine per impedire la manifestazione in applicazione dell'Ordinanza del ministero della Salute a tutela degli animali e degli spettatori.

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