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Mercoledì 15 Settembre 2010
Morgan al Moa di Cernobbio:
"La musica cura la società"
Il musicista venerdì incontrerà i ragazzi e suonerà al salone della musica
Perché?
A livello sociale la musica è aggregazione, a livello individuale è introspezione, crescita, richiede una grandissima concentrazione, ore di studio che, però, rispetto ad altre materie, danno un risultato talmente soddisfacente che fa bene all'anima, fa bene alla persone al contrario di quanto accade con altri studi.
Lì cosa avviene?
È sotto gli occhi di tutti: si può passare una vita a studiare una materia che ci appassiona e ci affascina, ma poi non si trova un lavoro, tutto quello studio viene disperso. È un'idea che mette malinconia. La musica, invece, al di là della possibilità di un lavoro, di un riscontro economico, provoca felicità e benessere, fa bene al cervello, ma anche al cuore. Si dovrebbe insegnare sempre, in tutte le scuole, non solo in quelle apposite, nei licei musicali o nei conservatori che restano delle importanti istituzioni, i luoghi migliori per imparare a suonare bene uno o più strumenti, però...
Però?
Ben vengano iniziative come questa, plaudo a una politica a favore della musica, che fa l'interesse di molti invece di quei pochi: la società si sta ripiegando, l'individualismo è esaltato ed esasperato, invece la musica è collaborazione, armonia.
Come avviene con un'orchestra. Un esperimento che nel rock ha qualche precedente illustre...
Sì, ma nel mio caso non vuole essere un appesantimento delle canzoni con la giustapposizione dell'orchestra. Sono pezzi nati così. So che può sembrare strano: quando uno compone in genere parte dall'intimismo della chitarra, del pianoforte. Io, invece, parto già con tantissimi elementi in testa che, finalmente, trovano uno sbocco in questi concerti.
Alessio Brunialti
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