Lurago: il comune prende
un architetto in prestito

Soluzione temporanea sulla questione del blocco dei lavori dell'ufficio tecnico. Dopo la partenza per altra destinazione del dirigente Maria Elena Sgroi, non è stato possibile assumere una nuova figura per non incorrere in sanzioni per il mancato rispetto del patto si stabilità

LURAGO D'ERBA Il Comune è giunto a una soluzione temporanea sulla questione del blocco dei lavori dell'ufficio tecnico. Dopo la partenza per altra destinazione dell'architetto Maria Elena Sgroi, non è stato possibile assumere un nuovo architetto per non incorrere in sanzioni per il mancato rispetto del patto si stabilità; si è venuta così a creare una situazione delicata, che ha spinto il sindaco, Carlo Cova, ad appellarsi al ministro dell'interno ed al prefetto.
In attesa di risposte, che per ora non sono giunte, si è pensato di trovare una soluzione alternativa e temporanea con la collaborazione del Parco della Valle Lambro: verrà stipulata una convenzione, con la quale l'architetto del Parco presterà attività in municipio per l'espletamento delle pratiche edilizie.
La convenzione, che nei prossimi giorni verrà redatta e discussa in tutti i particolari, stabilisce che l'architetto del Parco sarà presente in comune per un totale di otto ore settimali nelle giornate di martedì e mercoledì: in questo modo sarà possibile riprendere l'attività dell'ufficio tecnico.
Spiega il sindaco: «Vista la delicata questione e i disservizi ai danni dei cittadini, abbiamo deciso che non potevamo rimanere in attesa delle risposte istituzionali: ci siamo mossi alla ricerca di soluzioni e con la collaborazione del Parco Valle Lambro siamo giunti ad una soluzione, che seppur temporanea, consentirà il disbrigo delle pratiche edilizie».
Resta ancora da definire la durata di questa collaborazione, che indicativamente potrebbe durare fino a fine anno con la possibilità di un ulteriore rinnovo. Bisogna, però, anche sottolineare come l'architetto “pro tempore” non avrà le stesse funzioni di Maria Elena Sgroi: infatti non avrà potere di firma; quest'ultimo sarà attribuito al direttore generale del comune.

© RIPRODUZIONE RISERVATA