Cantù, la stazione smobilita
La sala d'aspetto va al bar

A breve anche l'ultimo addetto lascerà la stazione di Cantù-Cermenate lungo la Milano-Chiasso. La biglietteria automatica è stata disabilitata e i servizi per i passeggeri sono stati trasferiti nel bar di fronte

CANTU' In sostanza è proprio così: la stazione ferroviaria di Cantù-Asnago (per le Ferrovie Cantù-Cermenate) sta per trasferirsi nel bar di fronte. E' l'ulteriore tappa della lenta agonia dello scalo cittadino lungo la linea Milano-Como-Chiasso, una delle più utilizzate dai pendolari.
Ecco che cosa succederà: dalla seconda metà di dicembre, il personale delle Ferrovie dello Stato non sarà più presente. Il distributore automatico di biglietti, sin da ora, non è più in funzione. Ticket e abbonamenti si possono acquistare al Bar Station, per raggiungere il quale si deve attraversare la strada. Non solo. Al bar, con la piena collaborazione di Trenitalia, i titolari hanno approntato e già aperto quella che a tutti gli effetti è una sala d'attesa con caloriferi, panche e cuscini. Quella dentro la stazione, non ha nemmeno il riscaldamento. «Fra poco – spiega Luigi Zaccaria, uno dei baristi dello Station – sempre grazie al buon rapporto con le ferrovie, monteremo uno schermo a muro. Si potranno vedere gli orari dei treni in tempo reale». La privatizzazione della sala d'attesa, che resterà comunque a libero accesso per tutti, è appena iniziata. «Non esiste giorno di chiusura. Nei giorni feriali, siamo aperti dalle 5 e 30 del mattino alle 21. La domenica, la mattina, dalle 8.30 alle 13.30».

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