Cantù, l'ex scalo della stazione
per il parcheggio dei pendolari

Trattative tra il Comune e le Ferrovie dello Stato per utilizzare l'ex scalo di Cantù Asnago come parcheggio: vi troverebbero posto un centinaio di auto. Ma a quel punto, negli altri posteggi si introdurrebbe o il disco orario o la sosta a pagamento

CANTU' L'ex scalo merci della stazione aperto alle automobili, per cercare di liberare le anguste strade di Cantù Asnago soffocate oltre che dal traffico anche della sosta selvaggia. E ancora, i parcheggi della frazione, o almeno una parte, regolati dal disco orario o meglio ancora a pagamento. Richiesta, quest'ultima, più volte fatta a gran voce dai residenti asnaghesi esasperati da una convivenza con le vetture dei pendolari che utilizzano la stazione per raggiungere Milano o Como che a quanto pare si fa sempre più difficile.
Stando all'assessore ai trasporti Simone Molteni ci sarebbe la possibilità concreta di avere a disposizione una risorsa in più: «Le ferrovie dello Stato hanno manifestato la disponibilità a valutare l'ipotesi di concederci l'ex scalo merci come parcheggio, con un accordo che vedrebbe per il Comune un comodato d'uso gratuito o quasi». Aprire il cancello affacciato sul piazzale della stazione, di fatto, concederebbe molte decine di posteggi in più. Il che renderebbe meno traumatico il secondo passo, ovvero «rendere a pagamento o regolati da disco orario una quarantina di posti, per esempio venti al di qua e altrettanti al di là della ferrovia». Un modo per andare incontro alle problematiche segnalate dai residenti

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