Dalle frane alle alluvioni
Ecco i comuni più a rischio

Secondo una ricerca d Legambiente, il 47% dei Comuni della provincia di Como presenta rischi idrogeologici in larga parte legati a fenomeni di cementificazione selvaggia

COMO - Sono ben 914 i comuni lombardi a rischio frane o alluvioni, ossia il 59% del totale. Il primato di provincia più fragile va a Sondrio, con il 99% delle Amministrazioni classificate a rischio, ma anche gli altri undici capoluoghi di provincia lombardi sono considerati a rischio idrogeologico.
Questo perché il 77% delle municipalità ha abitazioni nelle aree cosiddette «golenali», negli alvei dei fiumi o in aree a rischio frana, il 23% delle amministrazioni presenta addirittura interi quartieri in zone a rischio, mentre il 50% ha edificato in tali aree strutture e fabbricati industriali, con evidente pericolo non solo per l'incolumità dei dipendenti ma anche per l'eventualità di sversamenti di prodotti inquinanti nelle acque e nei terreni. Sono alcuni dei dati emersi dall'indagine sui comuni lombardi effettuata da Ecosistema Rischio 2010, la ricerca curata da Operazione Fiumi - la campagna di sensibilizzazione e prevenzione organizzata da Legambiente e Dipartimento della Protezione Civile dedicata al rischio idrogeologico - presentata in questi giorni a Milano. In Provincia di Como, i paesi che rischiano seriamente in caso di maltempo sono circa la metà, per l'esattezza, in base alla ricerca, il 47%: i comuni a rischio frana sono 44, quelli a rischio alluvioni sono 4, quelli classificati a rischio frane e alluvioni sono 28, per un totale di 76. «Come emerge dai numeri del nostro dossier -  ha spiegato Francesca Ottaviani, portavoce di Operazione Fiumi - la Lombardia resta fortemente esposta al rischio idrogeologico, soprattutto a causa della pesante urbanizzazione delle aree esposte al pericolo e dei ritardi nell'attuare una corretta gestione del territorio e una seria strategia di riduzione del pericolo frane e alluvioni. Pur riconoscendo il crescente impegno da parte di molte amministrazioni locali nel settore della protezione civile, in particolare nella redazione dei piani d'emergenza che, se aggiornati, costituiscono lo strumento fondamentale per rispondere efficacemente alle calamità, è necessario e urgente avviare una politica di mitigazione del rischio».

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Eco di Bergamo I Comuni a rischio