Cantù, la rapina era finta
Indagato un artigiano

L'uomo aveva denunciato di essere stato rapinato della sua Mercedes in giugno a Mirabello. Ma l'auto era stata venduta a due rumeni

CANTU' Che spavento, quel lunedì di giugno a Mirabello, nel racconto fatto da Francesco Bagnato ai carabinieri di Cantù. E c'è da immaginarsi cosa possa provare una persona bloccata in mezzo alla strada da tre uomini incappucciati e armati di pistola che lo obbligano a consegnargli la nuova fiammante Mercedes Ml 350, valore sui 90mila euro. Peccato che, secondo i carabinieri, quella giornata di giugno di straordinario terrore sarebbe un romanzato frutto della fantasia del denunciante.
La magistratura di Como ha messo sotto inchiesta un 41enne artigiano canturino, Francesco Bagnato. I reati ipotizzati a suo carico sono di simulazione di reato e procurato allarme, per aver lanciato i carabinieri a caccia di un inesistente commando di rapinatori armati fino ai denti.
La presunta rapina risale al 14 giugno scorso. In realtà la denuncia non convince i carabinieri di Cantù, che hanno cominciato a mettere sotto pressione la presunta vittima dell'assalto a mano armata. Dopo settimane di pressing il diretto interessato sarebbe crollato, ammettendo di non essere mai stato fermato in mezzo alla strada dal fantasioso commando di malviventi, ma di aver ceduto l'auto a un paio di cittadini rumeni.

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