L'antenna mostro in procura
Trema il comune di Como

Il pubblico ministero Simone Pizzotti, titolare di un fascicolo destinato a far luce sulla vicenda della mega antenna in fase di realizzazione nella zona delle colme tra Civiglio e Brunate, ha sentito come persona informata sui fatti il dirigiente di palazzo Cernezzi Roberto Laria

BRUNATE Il dirigente del settore Urbanistica del Comune di Como convocato in procura per il caso ciclope. Il pubblico ministero Simone Pizzotti, titolare di un fascicolo (aperto al momento a carico di ignoti) destinato a far luce sulla vicenda della mega antenna in fase di realizzazione nella zona delle colme tra Civiglio e Brunate, ha sentito come persona informata sui fatti l'ingegner Roberto Laria. Il dirigente è stato formalmente chiamato in procura per spiegare l'intero iter legato al via libera per la realizzazione del maxitraliccio di Radio Kappa International che, alla fine dei lavori, dovrebbe misurare una sessantina di metri, ovvero un paio di volte più alto del Faro voltiano. La procura ha anche acquisito tutto il fascicolo riguardante l'iter amministrativo seguito per giungere alla realizzazione del basamento destinato ad ospitare il gigante in metallo, per accertare che tutto sia in regola. Laria, al magistrato, ha spiegato lo stato dell'arte, ha fornito l'interpretazione normativa che il Comune ha dato sull'intera vicenda e ha consegnato la lettera inviata alla Regione con la quale Palazzo Cernezzi ha chiesto un parere sul fronte delle eventuali autorizzazioni paesaggistiche all'opera.
A proposito di lettere sempre ieri si è consumata la seconda puntata dello scambio epistolare tra il Comune di Como e l'amministrazione provinciale. Nella prima parte protagonista è stato il sindaco, Stefano Bruni, firmatario di una missiva indirizzata a Villa Saporiti da questo tono: «La scrivente amministrazione chiede agli enti in indirizzo (oltre alla Provincia anche l'Arpa ndr) l'immediato riesame degli atti assunti nell'ambito del procedimento relativo all'impianto di cui all'oggetto (il ciclope ndr), valutando anche la sospensione dei lavori in corso». La risposta dell'architetto Giuseppe Cosenza, dirigente provinciale al settore territorio, non s'è fatta attendere: «Non si capisce il senso della richiesta - ha replicato, nella sostanza, il funzionario dell'amministrazione di Villa Saporiti - in quanto c'era stato un incontro con il Comune nel quale quest'ultimo si è riservato ogni decisione riguardo l'antenna dopo aver interpellato, con un quesito ad hoc, la Regione». La Provincia resta convinta che i lavori necessitassero dell'autorizzazione ambientale da parte di Palazzo Cernezzi e che, di conseguenza, il procedimento sarebbe viziato».
A rendere complessa l'intera vicenda è la legge Gasparri che ha liberalizzato la realizzazione di antenne per la diffusione dei segnali radio-televisivi anche in deroga alle autorizzazioni urbanistiche da parte degli enti locali. Ma molti si domandano se la deroga vale anche per i luoghi per i quali è stata prevista una tutela paesaggistico, com'è il caso della collina di Brunate.

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