Allarme per i tagli ai trasporti
Rincari, corse e posti a rischio

Tagli ai trasporti, doppio allarme. Riduzione di corse e aumenti tariffari (in media del 25%). Ma anche due interrogativi: quali servizi verranno sacrificati? E quali saranno le ricadute sull'occupazione?

COMO Tagli ai trasporti, doppio allarme. All'indomani della notizia dell'imminente riduzione di corse e degli aumenti tariffari (in media del 25%) legati alle misure contenute in Finanziaria (la Regione dovrà fare i conti con 247 milioni di euro in meno), restano sul tavolo due interrogativi pesanti come macigni: quali servizi verranno sacrificati? E quali saranno le ricadute sull'occupazione? Le risposte dettagliate si conosceranno solo tra un mese (tagli e rincari per autobus e treni scatteranno da gennaio), ma gli enti locali hanno già predisposto una serie di simulazioni, per capire come e dove è possibile intervenire senza creare gravi disagi all'utenza. Mentre i sindacati hanno stimato, nell'ultimo vertice in Regione, che un taglio del 5% al servizio comporterebbe una perdita di 500 posti di lavoro in Lombardia. E visto che, nella migliore delle ipotesi, il taglio si attesterà al 7% per i bus, mentre nella peggiore (più probabile) arriverà al 12% per il trasporto su gomma e al 5% per il ferro, tra chi rappresenta i lavoratori dei trasporti c'è molta preoccupazione. Anche sul Lario sono a rischio decine di posti.
Tornando alle modalità dei tagli, a proposito del servizio su gomma la Provincia (con l'assessore Patrizio Tambini e il dirigente Giuseppe Cosenza) spiega: «Sono tre i criteri di base che abbiamo adottato per predisporre le prime ipotesi: si interviene sulle linee meno utilizzate, sulle corse serali e su quelle festive. Con l'obiettivo di salvaguardare tutte le corse nelle fasce orarie di punta, per non creare problemi a studenti e lavoratori. Naturalmente è prematuro entrare nei dettagli delle singole linee, visto che non sappiamo ancora l'entità esatta dei tagli, ma è già stato fatto un lavoro di preparazione con simulazioni accurate. La Regione è alle prese con una riduzione delle risorse e di conseguenza ne risentiamo anche noi - aggiungono - Non siamo certo felici di dover tagliare corse del servizio pubblico, qualche cittadino ne farà le spese e giustamente si lamenterà. Ma l'unica cosa che possiamo fare è individuare interventi che limitino il più possibile i disagi per l'utenza». Da Villa Saporiti specificano, a questo proposito, che non verrà toccata la linea per il Sant'Anna: «Dal nostro monitoraggio emerge che è molto utilizzata, con un calo solo dopo le 16. Siamo soddisfatti. Proseguirà per un altro mese, inoltre, la sperimentazione della corsa per l'ospedale delle 6 del mattino. In questo caso i numeri sono meno brillanti e per ora è in perdita, dopo questa ulteriore fase di prova valuteremo cosa fare».
Intanto, oltre a ribadire il no agli aumenti tariffari e al peggioramento di un servizio già lacunoso, il segretario generale della Cgil lariana, Alessandro Tarpini, sottolinea: «C'è una forte preoccupazione per le conseguenze di queste scelte assurde anche sotto il profilo occupazionale. In questa fase non ci sono ancora dati precisi, ma apriremo appena possibile un confronto con Asf».
Mi. Sa.

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