Paratie, inutile il concorso di idee
E la Regione attacca i tre progettisti

Paratie, addio al progetto che ha vinto il concorso di idee per scegliere il nuovo volto della passeggiata. A quattro mesi di distanza dalla decisione di premiare la proposta dell'architetto Cino Zucchi, è ormai certo che il lungolago così come immaginato dal professionista non verrà realizzato.

COMO  -Paratie, addio al progetto che ha vinto il concorso di idee per scegliere il nuovo volto della passeggiata. A quattro mesi di distanza dalla decisione di premiare la proposta dell'architetto Cino Zucchi, è ormai certo che il lungolago così come immaginato dal professionista non verrà realizzato. Il motivo? I costi che il Comune dovrebbe accollarsi se volesse concretizzare quanto messo nero su bianco da Zucchi. Da tempo circolavano indiscrezioni su cifre altissime e nelle ultime ore è arrivata la conferma: per realizzare il progetto vincitore servono quasi 6 milioni di euro. La stima, effettuata dallo stesso Zucchi, è allegata alla documentazione consegnata in Comune. E a questo punto è chiaro il motivo per cui l'iter che dovrebbe sfociare nell'assegnazione dell'incarico per la progettazione definitiva stia procedendo a rilento e in quattro mesi non sia ancora stata presa alcuna decisione. Sembrano ormai ridotte a zero le possibilità di realizzare integralmente la proposta (passeggiata in pietra, panchine e corpi illuminanti di altissima qualità e una piazza d'acqua davanti a piazza Cavour sono gli elementi principali). D'altra parte lo stesso Sindaco, Stefano Bruni, l'ha confermato indirettamente nei giorni scorsi, quando ha stimato in «2 milioni di euro» la spesa necessaria per i lavori. Come a dire che potrà essere realizzato, al massimo, un terzo del progetto di Zucchi. Sarebbe destinata a sparire, anzitutto, la piazza d'acqua (900mila euro il costo stimato). Non solo. La pietra pregiata scelta per la nuova pavimentazione, ad esempio, implica un esborso di 3 milioni e potrebbe essere accantonata. Ma se il progetto venisse davvero ridimensionato drasticamente, resterebbe sul tavolo un interrogativo: perché è stato indetto il concorso di idee? La situazione, insomma, è più ingarbugliata che mai. 
Mi. Sa.

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