Ca d'Industri a Como:
"Disegno per danneggiarci"

Tv spente nelle camere? Il consiglio di amministrazione della casa di riposo attacca: ci sono precisi interessi contro di noi

COMO - «Un disegno» precostituito per «danneggiare» la Ca' d'Industria. Torna ad aleggiare il fantasma del complotto nelle parole del consiglio d'amministrazione della fondazione. Pietra dello scandalo, questa volta, il passaggio al digitale terrestre che avrebbe lasciato gli ospiti delle case di riposo di Ca' d'Industria al buio. In una nota firmata dal presidente, Domenico Pellegrino, nel negare il disservizio si parla testualmente di «progetto di destabilizzazione» contro la fondazione, di «attacchi che arrecano un enorme danno di immagine e determinano uno stato gravissimo di disagio per gli ospiti e i loro familiari» e di «un disegno alla cui base ci sono precisi interessi che vanno scoperti e denunciati».
A segnalare l'impossibilità, per gli ospiti, di vedere la televisiona nelle loro camere a causa dell'assenza dei decoder per i digitali terrestri, era stata la consigliera comunale della Lista per Como Roberta Marzorati. Pellegrino, nel suo comunicato, calca la mano contro l'esponente dell'assemblea di Palazzo Cernezzi: «La consigliera Marzorati persiste nel portare avanti il suo progetto di destabilizzazione e di attacco alla Ca' d'Industria», sostiene il presidente della Fondazione. Se, da un lato, Pellegrino sottolinea come i televisori negli spazi comuni della casa di riposo funzionino correttamente, dall'altro precisa che per le camere «i televisori nuovi sono già stati ordinati e dovrebbero essere consegnati nel giro di pochissimi giorni» e che si è preferito la modifica degli apparecchi all'arrivo dei decoder per non costringere gli ospiti a dover utilizzare due telecomandi.
La precisazione è stata anche l'occasione per il cda di rialzare la guardia, come confermano le dichiarazioni del consigliere Romolo Vivarelli: «Se la dottoressa Marzorati avesse telefonato, si sarebbe risparmiata una figuraccia. Ma forse non si tratta di disattenzione o di ingenuità bensì di una cosa voluta».
Replica l'interessata: «Se le cose stanno così e le televisioni sono in arrivo non posso che essere felice». E il complotto? «La mia era solo una segnalazione, non certo un disegno precostituito per danneggiare qualcuno».
P. Mor.

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