Dai tombini fino alla cultura
Il libro dei sogni del comune

Ci sono le spese non previste. E c'è, soprattutto, l'elenco di tutto quello che era stato previsto ma non verrà realizzato. Quella che arriverà sul tavolo della commissione 1 del Comune di Como e passerà poi al vaglio del consiglio comunale  è una variazione di assestamento al bilancio che lascia poco spazio all'ottimismo.

COMO - Ci sono le spese non previste. E c'è, soprattutto, l'elenco di tutto quello che era stato previsto ma non verrà realizzato. Quella che lunedì pomeriggio arriverà sul tavolo della commissione 1 di Palazzo Cernezzi e passerà poi al vaglio del consiglio comunale (giovedì sera) è una variazione di assestamento al bilancio che lascia poco spazio all'ottimismo. Non a caso, sono già piovute le prime dichiarazioni di fuoco e le prime polemiche, arrivate dal consigliere della lista Per Como Mario Molteni (in aula aveva tuonato contro la scomparsa di centinaia di migliaia di euro destinati a fognature, tombini, case comunali e dissesto idrogeologico) ma anche dall'assessore leghista Diego Peverelli, irritato per la cancellazione di 200mila euro sui 950mila previsti per i nuovi giardini a lago. Ma non si tratta certo delle uniche voci che, nelle tabelle riportate sulla variazione di assestamento, subiscono tagli più o meno consistenti. Il segno meno la fa da padrone e analizzando il capitolo delle spese in conto capitale (in sostanza gli investimenti) si scopre che, rispetto al bilancio di previsione, le risorse diminuiscono del 25% per il settore Gestione del territorio così come per il settore Cultura, mentre ci sono 100mila euro in meno per l'istruzione pubblica e vengono cancellati 169mila euro sui 339mila previsti per la manutenzione e ristrutturazione di case comunali.
Per quanto riguarda il capitolo della Gestione territorio e ambiente, le spese in conto capitale diminuiscono di 1 milione e 900mila euro, sui quasi 8 milioni previsti. E la scure si abbatte in modo particolare sugli interventi alla rete fognaria (cancellati 730mila euro su 835mila), sulle tombinature (cancellati 500mila euro su 550mila), sui citati giardini a lago e sulle risorse stanziate per combattere il dissesto idrogeologico (cancellati 150mila euro su 165mila), oltre che sulla manutenzione straordinaria di scale e muri a lago (cancellati 100mila euro su 600mila). Passando alla cultura, vengono tagliati 323mila euro sul milione e 400mila previsti e spariscono, oltre al Museo della seta (cancellati i 250mila euro previsti), la Fondazione Villa Olmo (cancellati i 100mila euro, sebbene la creazione faccia parta dell'accordo siglato pochi giorni fa tra il sindaco e i consiglieri di Autonomia liberale), le risorse per la manutenzione di sedi espositive (cancellati 50mila euro su 80mila) l'adeguamento dei musei (cancellati 45mila euro su 55mila), del Tempio voltiano (cancellati i 10mila euro previsti) e del Broletto (cancellati i 10mila euro previsti). In compenso sono stati aggiunti 200mila euro non previsti per la manutenzione straordinaria delle torri cittadine (da 100mila a 310mila euro) e il Comune ha spiegato che i 932mila euro spariti alla voce strade non riguardano asfaltature ma risorse inizialmente stanziate per il primo lotto della tangenziale di Como, nell'ambito della Pedemontana. Complessivamente le spese in conto capitale, rispetto al bilancio di previsione, diminuiscono di 3 milioni e 700mila euro (da 19,6 milioni si scende a 15,8), mentre la spesa corrente aumenta di 1 milione e 800mila euro (da 99,8 a 101,6 milioni).
Mi. Sa.

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